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  • Serie A:| Sarà l'anno della Roma o della Lazio?
Serie A:| Sarà l'anno della Roma o della Lazio?

Serie A:| Sarà l'anno della Roma o della Lazio?

A Campo de Fiori, cuore della capitale, la sfida verbale già si accende. «Sarà l'anno della Roma - afferma Claudia De Rossi tra sigari cubani e stecche di sigarette della sua tabaccheria - purtroppo non ho nessun legame di parentela con Daniele, ma anche all'Europeo è stato uno dei migliori. Faremo meglio della Lazio, ne sono sicura». Poco più avanti - dietro al banco di frutta e verdura - Fabio è scettico sulla stagione della sua Lazio. «Purtroppo le squadre di Zeman partono sempre alla grande - afferma - la Lazio non mi convince, la difesa lascia ancora a desiderare. Mi aspettavo qualcosa in più dal mercato, fino ad ora la società non ha mantenuto le promesse: 'ndo stanno sti quattro campioni?». I pareri all'ombra di Giordano Bruno sono discordanti: ci fosse lui al centro dell'attacco laziale, accanto a Klose, i tifosi potrebbero alimentare sogni di gloria. Dall'altra parte sognano, col ritorno del boemo. «È una domanda che non si pone, sarà l'anno della Roma - dice con certezza Giordano Antonini - abbiamo l'allenatore più forte di tutti, il primo abbonamento l'ho fatto con lui. Aspetto il suo ritorno da 13 anni. Saremo protagonisti del campionato. Costringeremo la Juve a inseguirci». «Il campionato sarà ancora bianconero - replica Paolo, tifoso della Juve - vinceremo ancora noi perché siamo la squadra più attrezzata. Zeman? È antijuventino, dentro e fuori dal campo. Gli scontri diretti con la Roma saranno difficili, li vedo con preoccupazione». «E fai bene - irrompe Jiull - Zeman ve fa' carcerà a tutti. Tredici anni fa c'è mancato poco, quest'anno finite tutti a bottega!». All'ora dell'aperitivo il clima inizia a essere rovente, come i sampietrini che bruciano al sole. «C'avemo il più grande allenatore del mondo - continua Jiull - se tutto va bene non c'è avversario, manco la Juve. Bisogna vede' che combinano questi... ogni tanto s'inventano qualcosa. Il romanista è antijuventino di nascita, lo juventino è antiromanista. Il ritorno di Zeman ha messo ancora benzina sul fuoco su questa partita, a Torino Zeman non lo po' vede' nessuno. Alla Juve danno troppi vantaggi, ha ragione il mister quando dice che i loro 30 scudetti ne valgono 20. Elkann? Je s'è scimmiato er cervello, il nonno era fatto di un'altra pasta. Quello che dice lascia il tempo che trova...». Alessandro ha il cuore giallorosso, ma non fa voli pindarici. «Lo scorso anno il progetto è andato male, è stato l'anno della Lazio che ha vinto due derby ottenendo la qualificazione in Europa. Luis Enrique non è stato capito, non gli hanno lasciato empo per esprimere le sue qualità. Ma l'arrivo di Zeman credo che possa segnare una svolta positiva. Destro e Balzaretti daranno un buon contributo, ma non basterà per tornare a competere per lo scudetto». Tra i banchi del mercato ci sono quasi tutti turisti: i romani si sono trasferiti al mare, anche De Rossi. «Fino allo scorso anno abitava là - dice Emanuele (laziale) indicando un portone alle sue spalle - lo vedevo uscire tutte le mattine. Ad agosto è sempre l'anno della Roma - afferma col sorriso sulle labbra - ogni anno, di questi tempi, loro hanno già lo scudetto cucito sul petto, ma poi le cose cambiano. La Lazio negli uomini ha la squadra più forte, ma ha ancora molte incognite. Non sono convinto di questo allenatore: gli darei ancora un attimo di tempo, ma noi laziali non diamo tempo a nessuno. Amo il calcio propositivo. Zeman? Per l'obiettivo che bisogna ottenere, lo avrei scelto per la panchina della Lazio. È un tecnico che conosciamo anche noi, fa giocare bene le sue squadre, punta sempre al successo, vince le battaglie, ma non le guerre. La Roma non mi spaventa, la Roma non mi spaventa mai» I clienti cercano riparo sotto i tendoni delle bancarelle: tra buste della spesa e una bottiglia d'acqua refrigerante, cerchiamo altri pareri. «Io guardo solo le motociclette - ci risponde Marcello - non vado più allo stadio dai tempi di Carlos Bianchi. L'ultima partita che ho visto è stata Roma-Ascoli, vincemmo tre a uno, poi non ho più messo piede all'Olimpico. Oggi il calcio non è più calcio, troppi interessi, troppi scandali». Bruno, dietro al suo banco di pasta di ogni tipo, ci restituisce un pò di entusiasmo. «Sarà l'anno della Roma, avremo grandi soddisfazioni. Zeman mi piace, anche se avrei preferito un ritorno di Spalletti». Gli fa eco Andrea, alle prese con le angurie. «La Roma ha una squadra decisamente più attrezzata, arriveremo sicuramente in Champions League. Abbiamo una squadra giovane, saremo protagonisti anche nei prossimi anni». «I romanisti non cambiano mai - commenta Marco - so' campioni d'Italia di beach soccer. Quando stai sotto l'ombrellone loro hanno sempre lo scudetto sul petto. Poi però, si inizia a giocare sul serio. E come al solito vedono vincere gli altri». Sarà l'anno della Roma o della Lazio? Chissà... ma il campionato - almeno a parole - è già entrato nel vivo

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