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  • Serie A, rischiamo di perdere 10 stelle

    Serie A, rischiamo di perdere 10 stelle

    • Pierpaolo Marino
    Il prossimo calciomercato estivo potrebbe causare, per la massima serie italiana, una vera e propria emorragia di top player, attratti fatalmente dalle tre nazioni europee a più alta fatturabilità calcistica. Mentre, settimana dopo settimana, si consumano velocemente i sempre più coinvolgenti big match del campionato di Serie A più appassionante dell’ultimo decennio, il rischio che alcuni tra i più importanti protagonisti di questa storica stagione sportiva emigrino verso Spagna, Inghilterra e Germania, si fa sempre più terrificante.

    L’appeal televisivo e non che la Serie A si è conquistata quest’anno, grazie all’inusitato equilibrio che regna ai vertici della classifica ed alla spettacolarità di molte delle sue partite, rappresenta un continuo spot eurovisivo per i super divi di questo storico campionato. La furibonda lotta per lo scudetto e per la qualificazione alla Champions League ha finalmente proiettato le nostre principali partite verso quei livelli di audience mondiale abituali per la Liga, la Premier e la “Bundesliga. Oggi, la contesa tra Napoli, Juventus, Fiorentina, Inter e Roma  interessa gli addetti ai lavori e gli appassionati del calcio in Europa quanto quella tra il Barcellona, il Real Madric e l’Atletico Madrid. Basti pensare che, una settimana fa, lo scontro al vertice tra i bianconeri ed i partenopei ha avuto un miliardo di spettatori nello stadio virtuale mondiale. 

    Mentre il fascino del nostro campionato aumenta, non accenna, invece, a diminuire il gap  tra le immense possibilità di investimento dei maggiori club spagnoli, inglesi e tedeschi, in rapporto a quello delle nostre grandi società. Pensate che un medio-piccolo club della Premier League fattura in un anno la stessa cifra della Roma. Se a tutto ciò aggiungiamo che alcuni tra i nostri migliori allenatori sono approdati o stanno per approdare in quei tre paradisi della fatturabilità calcistica, il pericolo che la Serie A possa subire quest’anno un esodo da record degli idoli più amati, aumenta esponenzialmente. Alla certezza dell’approdo di Carletto Ancelotti al Bayern, infatti, va ad aggiungersi la ormai più che concreta possibilità che il CT della Nazionale Antonio Conte, dopo gli Europei, raggiunga gli inossidabili Ranieri e Guidolin in Premier League, firmando per il Chelsea. La conoscenza del nostro campionato da parte di questi tecnici e la stima per alcuni dei protagonisti più affermati della Serie A in uno dalle sconfinate possibilità economiche dei loro club faranno il resto, confezionando offerte irrinunciabili per calciatori e presidenti.

    In questo preoccupante (per la futura credibilità del massimo campionato) scenario, potrebbero essere almeno una decina i potenziali eccellenti emigranti di lusso, facendo segnare un record negativo storico di esodi esteri per il calcio italiano. In questo contesto di succulenta appetibilità dei nostri divi della Serie A da parte dei munifici investitori esteri, quelli a maggiore fattore di rischio partenza sono, naturalmente, i calciatori con contratti che prevedono la “famigerata” (per me) clausola rescissoria, per quanto alta possa essere. Il capocannoniere  del campionato, Gonzalo Higuain, nel suo contratto scadente il 30 giugno 2018 ha ottenuto dal Napoli una clausola rescissoria di 94 milioni, che fino a qualche mese fa poteva sembrare inaccessibile a tutti, ma oggi la palese stima che, a detta dei ben informati, gli riservano Conte ed Ancelotti, potrebbero portare il Chelsea ed il Bayern, probabilmente accompagnati anche da un paio di altri club, a trovare le formule giuste per rendere possibile un clamoroso trasferimento.
    Miralem Pjanic, delizioso talento della Roma, dopo l’interessamento del Barcellona e del Bayern per la sua clausola rescissoria da 45 milioni, ha ormai scelto il Real Madrid, che sembrerebbe pronto a corrispondere, velocemente, a Pallotta anche l’intero importo.

    Detto dei due portatori di clausola rescissoria, passiamo ad esaminare gli altri otto possibili oggetti del desiderio da parte di questo ricco e generoso triangolo anglo – iberico – tedesco, pronto a pescare in Italia con la sua rete dorata. Il Bayern di Rumenigge, pur di accontentare Ancelotti, è pronto a formulare offerte “indecenti” anche per il furetto napoletano Lorenzo Insigne e per il gladiatore della difesa interista Joao Miranda. Anche Guardiola e il suo Manchester City verranno a tentare di pescare da noi, corteggiando pericolosamente uno dei migliori difensori italiani, quel Leonardo Bonucci che piace pure al Chelsea ma sembra saldamente ancorato alla Juventus. Il Manchester United, attraverso lo Special One, dichiara il suo innamoramento per Mauro Icardi ed è pronto a formulare una offerta, che, considerate le ultime notizie sui conti dell’Inter, potrebbe rivelarsi una manna dal cielo per il club di Thohir. 

    Lo United, però, non si ferma a Milano ed è pronto a scendere a Roma per tentare di precedere il Chelsea nella corsa a quel fantastico talento laziale che è Lucas Biglia, a questo punto difficilmente trattenibile da Lotito. Florentino Perez, dopo aver corteggiato Pjanic, insegue la chimera Pogba. Con l’aiuto di Raiola cercherà di far ripetere alla Juventus un'operazione stile Zidane, la cui vendita garantì ai bianconeri il successivo allestimento di una squadra da sogno. Il Chelsea, sotto la probabile spinta di Conte, è pronto a dare l’ assalto anche a Nainggollan, imbastendo una trattativa molto complicata ma non impossibile. Un capitolo a parte merita Federico Bernardeschi: una sua eventuale cessione sarebbe, per le presenti e future potenzialità del giovane talento viola, una delle partenze più dolorose. I razziatori del triangolo delle Bermuda, attraverso il Bayern, il Barcellona ed il Manchester United, sono già arrivati a sfiorare offerte di 30 milioni. Possiamo solo sperare nella ferrea resistenza dei Della Valle, per proteggere uno dei migliori talenti giovanili degli ultimi dieci anni. Preghiamo….

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