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  • Serie B 2011: l'anno delle scommesse

    Serie B 2011: l'anno delle scommesse

    • Gianluca Minchiotti

     

    Il 2011 della Serie B è stato davvero un anno particolare, un anno all'insegna delle scommesse. E forse non poteva essere altrimenti, per un torneo che ha assunto la denominazione di Serie bwin... 
     
    Parliamo di scommesse vinte e perse sul campo. E parliamo anche, naturalmente, dello scandalo calcioscommesse, scoppiato durante l'estate e riesploso, ancor più fragorosamente, poco prima della fine dell'anno. 
     
    Partiamo dal terreno di gioco. A giugno, scommessa vinta per Atalanta, Siena e Novara, promosse in Serie A. Ma se le prime due erano fra le superfavorite, doppio applauso per il Novara, autore di un doppio balzo dalla Lega Pro al massimo campionato. Scommessa quasi vinta, ma applausi comunque, per Padova e Varese. Scommessa persa, infine, per Reggina, Torino (addirittura fuori dai play-off) e per le retrocesse Piacenza, Triestina, Portogruaro e Frosinone. Per quanto riguarda i singoli, nota di merito per i bomber italiani: nove fra i primi dieci della classifica (vinta da Federico Piovaccari, Cittadella) parlano italiano (l'unico straniero è Pablo Gonzalez, Novara). Nel campionato in corso, invece, la scommesse la stanno vincendo Torino, Hellas Verona, Sassuolo, Padova e Pescara. Non stanno rispettando i pronostici, invece, Sampdoria, Vicenza, Bari, Brescia e Livorno. Fra i singoli, oltre al ritorno di Zdenek Zeman e alla conferma dei cannonieri italiani (al momento comanda Francesco Tavano, Empoli), c'è la bella sopresa relativa a una nidiata di giovani talenti destinati a far parlare di se stessi in futuro: dai gioielli del Pescara Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, a quelli del Brescia, con El Kaddouri in testa.     
     
    Capitolo calcioscommesse. A inizio estate scoppia lo scandalo, che colpisce la Serie bwin e la Lega Pro, e solo di striscio la Serie A. In seguito all'indagine della Procura di Cremona, gli atti arrivano alla Procura della Figc, che deferisce Atalanta, Chievo, Ascoli, Verona e Sassuolo. Il Chievo (Serie A) patteggia una multa. In primo grado il processo sportivo emette queste sentenze: sei punti di penalizzazione per l’Atalanta, sei per l’Ascoli, nove per il Benevento, quattro per il Piacenza, tutti da scontare nel campionato 2011/2012; tre anni e sei mesi di squalifica per Doni, tre per Manfredini, cinque anni con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc per Signori, Bellavista, Buffone, Erodiani, Gervasoni, Paoloni e Sommese. In seguito, la Corte di Giustizia Federale accoglierà il ricorso di Manfredini, prosciogliendolo da ogni addebito
     
    Poi, a ottobre, la Commissione Disciplinare infligge 5 punti di penalizzazione in classifica (nella stagione in corso) alla Juve Stabia, per la combine nella gara con il Sorrento del 5 aprile 2009. La penalità viene poi ridotta a quattro punti dalla Corte di giustizia della Figc
     
    Quest'ultimo è solo l'antipasto di quel che accade a dicembre, quando lo scandalo delle partite truccate riemerge con tutta la sua potenziale distruttività per il sistema calcio. Il 19 viene arrestato l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, spuntano nuove intercettazioni, rispuntano gli 'zingari' e Singapore, e lo scandalo si allarga, coinvlgendo anche la Serie A (dove ora milita la società orobica). La Procura di Cremona porta avanti la sua inchiesta, per il procuratore federale Stefano Palazzi è tempo di rimettersi in moto.  

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