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  • Shakhtar-Roma, le pagelle di CM: Under The top, delusione Florenzi

    Shakhtar-Roma, le pagelle di CM: Under The top, delusione Florenzi

    • Francesco Balzani
    Shakthar Donetsk-Roma 2-1, le pagelle

    ROMA 

    ALISSON 7:
    Sembra facile, ma non lo è. Parliamo di quell’intervento in presa bassa sul tiro cross di Marlos. E’ l’unico intervento del brasiliano nel primo tempo. Nella ripresa assiste inerme all’iniezione di Ferreyra prima di rimettersi il mantello da Superman (anzi da Iceman viste le temperature) sullo stesso Marlos e poi su Taison. Miracoli puri.  Poi la punizione di Fred, sul quale c’è probabilmente un problema di posizionamento della difesa. 

    FLORENZI 5: Stringe i denti, li batte quando Bernard comincia a martellare la fascia, rimane di ghiaccio quando buca il lancio per Ferreyra regalando il pareggio allo Shakhtar. Impreciso Alessandro pure in fase di impostazione. Il mal di pancia non aiuta, l’alternativa Peres neppure. Ma non bastano come alibi.  (70’ Peres 6: dieci minuti di puro terrore, poi però quel salvataggio sulla linea su Ferreyra che vale un gol)

    MANOLAS 6: Gioie in difesa, dolori in attacco. Al 20’ ha un campo innevato aperto per timbrare il cartellino, ma di testa manda incredibilmente fuori. Dietro però non regala un sospiro ai brasiliani dello Shakhtar, fino all’affondo di Ferreyra sul quale però poteva poco in contropiede a difesa schierata. Nel finale deve pure correggere gli errori di Peres. 

    FAZIO 6: Taglia la linea di corsa di Taison sfilandogli i guantoni in più di un’occasione. Nel primo tempo è più freddo dell'avvocato “Kobayashi” de i Soliti sospetti. Nella ripresa pure lui concede il fianco. Tra i 4 dietro però il Comandante è sicuramente il meno colpevole. 

    KOLAROV 5,5: Marlos indossa sci e racchette e tra un slalom e l’altro mette in serie difficoltà il serbo. Aleksandar però è uomo di tempra e risponde colpo su colpo trovando anche qualche bella discesa lì davanti. Rallenta il passo col passare dei minuti spegnendosi piano piano. 

    DE ROSSI 6: Quel gelo, quelle maglie le conosce bene. Non cerca rivincita, ma lo spirito è quello del vendicatore: ordine, compasso, grinta quando occorre. Qualche timidezza nel finale del primo tempo su Fred, ma con lui in regia la difesa sta più serena.  Nella ripresa finisce per restare schiacciato, come spesso capita e sbaglia pure due passaggi potenzialmente sanguinosi. Di Francesco si infuria. Noi pure.  

    STROOTMAN 5,5: Inizio ghiacciato, quasi da pupazzo di neve. Concede i soliti errori in regia e rallenta l’azione. Poi si mette a braccare gli avversari come un lupo affamato e ritrova serenità e verve. Nella ripresa perde pure lui certezze quando lo Shakhtar decide di spingere. 

    UNDER 7: Lo splendido UnderWorld va in scena pure in Champions. Quinti timbro in cinque partite, primo in Champions. Ma non solo. Parte forte Cencio e dopo 5 minuti per poco non mette sulla testa di Perotti il gol del vantaggio. Si ripete qualche minuto dopo con un lancio alla Totti permette a Dzeko di ritrovarsi a tu per tu con Pyatov.  Insomma il turchetto comincia a far valere quel paragone pesante con Dybala. Nella ripresa è più impegnato a ripiegare che a piegare difese. (70’ Gerson 6: subito l’occasione del 2-2 ma il tiro è troppo centrale. Ci riprova a due dalla fine. Poco altro)

    NAINGGOLAN 6: La pinna rossa del Ninja nei primi minuti torna a squarciare campo, respiri e avversari. Trova poco spazio nella zona calda d’attacco, ma aiuta a mettere al tappeto Taison e Fred dando una bella mano alla regia. Nella ripresa la cresta si bagna e lui perde troppi palloni per far valere la nomina di Ninja. (83’  Defrel ng)

    PEROTTI 6,5: L’uomo della Champions riprende smalto appena sente la famosa musichetta. Recupera palloni, punta l’avversario, regala assist e balla un Tango delizioso tra le linee ghiacciate della trequarti. Tiri in porta? Non pervenuti.  E nel finale pure lui accusa il calo fisico. 

    DZEKO 6: Pudore e timidezza quando servirebbero 50 sfumature di Edin in fase realizzativa. Però la palla per Under è roba da Roberto Baggio. Cerca il 1° gol di Champions nelle gare ad eliminazioni dirette. Ha il varco buono al 5’ ma Pyatov frena, poi è lui a frenare di botto dopo 20 minuti con un destro più moscio di un monologo di Marzullo. Altro piattone debole al 35’. Più numero 10 che 9. 

    DI FRANCESCO 6: Voleva una Roma cattiva e concentrata, se la vede pure bella nel gelo ucraino. Nel primo tempo ritrova la squadra che stupì tutti a Londra, ritrova la Roma europea che fin qui sta davvero dando senso alla stagione. Nel secondo ritrova i quella affannata vista in campionato. E lo Shakhtar ne approfitta. 


    SHAKHTAR 

    PYATOV 6:
    In carriera ha regalato qualche papera ma dopo 5 minuti è bravo su Dzeko. Su Under poteva fare poco o nulla, poi è poco impegnato. 

    BUTKO 5,5: Bersaglio troppo immobile per Perotti e Kolarov. Ce la mette tutta, ma finisce per fare sempre un passo indietro.

    KRYSTOV 5,5: Regge un tempo prima di una brutta distorsione alla caviglia. In quei 45 minuti balla sin troppo il tango di Perotti e i passi del Cigno di Dzeko. (45’ Ordec 6: ha meno lavoro da sbrigare)

    RAKITISKIY 6: Qualche dormita nel primo tempo quando regala a Manolas e Dzeko la chance per sbloccare il match. Nella ripresa pure lui alza il bavero.

    ISMAILY 6,5: Calma e ghiaccio contro Under,  ma i fremiti del turco mettono a disagio pure lui. Quando spinge è sempre vento freddo per i giallorossi. Al cross è quasi perfetto. 

    FRED 7: Dimostra che il City sta facendo bene a spendere 50 milioni per lui. Nel primo tempo gara ordinata, con pochi acuti. Nella ripresa tanta classe e dinamismo, prima della perla su punizione. 

    STEPHANENKO 6,5: Ci si accorge di lui per qualche ricamo strappato e la tranquillità di saper sfruttare i varchi nella ripresa. Nel finale prova pure a trovare il 3-1.

    MARLOS 7: Maestro di slalom, anche sul campo ghiacciato. Dopo 12 minuti umilia Kolarov e per poco non beffa Alisson. Il serbo risponde in un duello niente male che però vince il brasiliano.

    BERNARD 6,5: Furetto fastidioso e insidioso per l’intera retroguardia giallorossa. Resta sempre vivo. (89’ Kovalenko ng)

    TAISON 6,5: Lavora ai fianchi l’avversario tanto per restare in tema pugilistico. Con pazienza e fiducia ottiene qualche atterramento.  

    FERREYRA 7: Dodici gol in tredici partite, niente male. Questo pesa tantissimo e non perdona l’errore di Florenzi. Nel primo tempo pochi palloni puliti, ma pure lui non si sbatte per trovarne uno buono. 

    FONSECA 6,5: Sarà la lunga sosta, sarà che la Roma è davvero affamata. Ma nel primo tempo lo Shakhtar è lontano da quello visto col Napoli. Nella ripresa, visto il livello di corsa, i dubbi sulla sosta vengono spazzati via. 

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