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  • Si decide il futuro del calcio: veleni, scontri, alleanze, sarà un Consiglio Federale infuocato
Si decide il futuro del calcio: veleni, scontri, alleanze, sarà un Consiglio Federale infuocato

Si decide il futuro del calcio: veleni, scontri, alleanze, sarà un Consiglio Federale infuocato

  • CM
Oggi, alle 12, si decide il futuro prossimo del calcio italiano. A quell'ora, infatti, è previsto l'inizio del Consiglio Federale che, tra le altre cose, all'ordine del giorno ha: "competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/20: provvedimenti conseguenti". Cosa fare in caso di chiusura anticipata della stagione? Sul tavolo tante idee. Che hanno provocato una crepa. 

La Lega Serie A presenterà la seguente proposta: se il campionato non potrà essere concluso sul campo, lo scudetto non sarà assegnato e non ci saranno retrocessioni a meno che non siano aritmetiche (per i posti in Europa, invece, ci sarà la media punti in casa e in trasferta moltiplicata per le restanti giornate, un algoritmo "a met"à). E quelle retrocessioni bloccate il punto più delicato, che rischia di avere effetti collaterali sull'intero sistema. 

Una proposta che va contro al pensiero di Gravina, presidente della Figc, il quale aveva spiegato come i format dei campionati non potessero cambiare, con una A, quindi, sempre a 20 squadre. E se si vogliono bloccare le retrocessioni, non si possono avere delle promozioni. Cosa che ovviamente non soddisfa la Serie B (in C, invece, ci sono Monza, Vicenza e Reggina, capoliste nei rispettivi gironi, che attendono l'annuncio della promozione in B). L'altra ipotesi, spinta da Gravina (oltre all'algoritmo), è quella che si possano giocare i playoff e i playout, previsti inizialmente in caso di sospensione temporanea. Serviranno 11 voti per determinare la scelta definitiva. E i rappresentanti della Serie A sono 3. 

Il Consiglio, inoltre, dovrà ratificare la proposta di Gravina di escludere dal campionato le squadre che non rispetteranno il protocollo medico. Tanti problemi da risolvere, quindi, in un Consiglio Federale che avrà tutti gli occhi puntati addosso. Tra alleanze, veleni, scontri, visioni differenti, tra chi cerca di tutelare i propri interessi e chi vorrebbe solamente far parlare il campo, chi ha le sue idee e chi invece ne porta avanti delle altre: oggi sarà la resa dei conti. Col calcio italiano che aspetta di conoscere il proprio destino. 

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