Siamo emozionati, 95 giorni dopo. E sarà tutto come prima: rigori, proteste, esoneri...
Tranquilli, sarà tutto come prima. Ce ne accorgeremo subito, in grande anticipo rispetto a quanto non possiamo immaginare. Basteranno un rigore negato, il Var che non capisce cos’ è successo, l’arbitro che si sistema l’auricolare: riavremo subito le nostre proteste e, dopo, le polemiche (vedrete che i presidenti riusciranno anche a farsi intervistare a distanza, pur di lamentarsi e giustificarsi). E non pensate che per i calciatori e soprattutto per gli allenatori cambi qualcosa: adesso, prima che Juve-Milan cominci, tutti quanti (a parte Pioli…) sembrano belli e solidi, ma basterà una sconfitta o forse anche un pareggio perché si ricominci a parlare di esoneri, di successori, di rivoluzioni.
Tranquilli, sarà tutto come prima. Anche se ora ci sembra impossibile perché siamo soprattutto emozionati, 95 giorni dopo quel Sassuolo-Brescia, l’ultima partita di un’altra vita. Ma davvero stasera accenderò la tv e compariranno le maglie bianconere e rossonere, un pallone, via si comincia? Davvero mi troverò davanti Ronaldo anziché Burioni, Donnarumma invece del quarantaduesimo virologo che racconta la quarantaduesima verità, e potrò esultare o imprecare se segnerà la Juve oppure il Milan, e affronterò la notte con l’adrenalina di una partita?
Sì, sarà così. Troppo bello? Mannò, solo normale. Finalmente. E state tranquilli, perché sarà tutto come prima. Non ci credete?
@steagresti