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  • Sienamania:| La parola d'ordine è ripartire
Sienamania:| La parola d'ordine è ripartire

Sienamania:| La parola d'ordine è ripartire

Un passo indietro, sia - ovviamente - dal punto di vista del risultato che della prestazione, sotto tono rispetto alle ultime uscite. A Roma non si è visto certo il miglior Siena della stagione, nonostante di fronte non ci fosse una Lazio al top della forma. La Robur però ha comunque avuto il merito di restare in partita, almeno dal punto di vista mentale, fino alla fine, anche se le occasioni pericolose costruite si contano sulle dita di una mano. Gare del genere si vincono spesso e volentieri sugli episodi. E allora è facile pensare a cosa sarebbe potuto succedere se Marchetti non avesse fatto un intervento super su Calaiò dopo pochi minuti. Probabilmente la gara si sarebbe messa sui binari giusti, e complice lo schieramento maggiormente attendista rispetto al solito si sarebbe potuto vedere un altro Siena, pronto a far male di rimessa galvanizzato dal vantaggio.

Invece, ironia della sorte, al primo tiro in porta la Lazio ha segnato, confermando l'antica legge non scritta del 'gol sbagliato, gol subito'. In quel preciso istante la gara ha preso una piega diversa, netta. L'episodio del fallo da rosso di Pegolo, ignorato da Russo, e del rigore (stavolta molto più dubbio) concesso per un malinteso tra Vergassola e lo stesso estremo difensore, hanno dato la dimostrazione che la Robur si era smarrita, aveva perso le distanze e la sua classica identità. Per rientrare subito in gara sarebbe stato necessario un episodio, una scintilla.

Allo scadere del primo tempo il penalty netto negato a Calaiò (per giunta ammonito per simulazione) avrebbe dato un altro senso ad una ripresa, in cui la Lazio ha invece amministrato senza grossi problemi e il Siena ha provato con alcuni cambi a rimettere in piedi. Nonostante la buona volontà di Sestu (positivo il suo impatto come al solito), Paolucci e Reginaldo, le cose sono migliorate solo in parte, e il gol di Paci è arrivato troppo tardi per poterci credere davvero. In ogni caso non è certo stata una sconfitta netta come qualcuno ha voluto frettolosamente dipingerla. Contro la Juventus però, se la Robur vuole avere qualche piccola possibilità di fare punti, occorrerà mettere in campo la grinta di San Siro o dei secondi tempi contro Udinese e Bologna.

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