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  • Sienamania:| C'è ancora tanto da lavorare

    Sienamania:| C'è ancora tanto da lavorare

    Quella vista a Marassi non può e non deve essere la vera Robur. Troppo molle, incapace di reagire ai colpi di un avversario forte e galvanizzato, e anche un po' sfortunata la formazione di Cosmi per sperare di uscire con un punto da Genova. Rispetto a sette giorni prima i bianconeri sono sembrati meno aggressivi e maggiormente passivi, specie nel primo tempo, di fronte ad un avversario che in certi momenti è stato assoluto padrone del campo. Poi, e qui ci si è messa pure un po' di mala sorte, nel momento in cui Vergassola e compagni sembravano aver preso le necessarie contromisure, ecco la grande giocata del singolo, con Maxi Lopez che dal limite fa secco Pegolo proprio pochi secondi prima dell'intervallo.

    Nella ripresa almeno nelle intenzioni i bianconeri ci hanno provato, dimostrandosi più squadra ma non riuscendo mai veramente a pungere. Il rigore procurato da Calaiò e poi ribattuto in rete dal capitano aveva illuso tutti riguardo alla possibilità di uscire imbattuti. Ma sono bastati pochi minuti alla Samp per riportarsi sopra sfruttando l'ottima vena realizzativa di Gastaldello, al secondo gol consecutivo contro la Robur dopo quello segnato a Curci, sempre di testa, nel febbraio 2010. Nel finale, quando per giungere ad un nuovo pareggio si sarebbe reso necessario uno sforzo importante, le due tegole che hanno dato il segnale di resa.

    Prima il problema di Valiani, in campo stoicamente ma senza dare il solito contributo a causa di un problema all'occhio, poi il rosso a Felipe, che non gli permetterà di scendere in campo al rientro contro la sua ex Udinese.  ister Cosmi nel post partita ha denotato un'invidiabile onestà intellettuale, ammendo i limiti di una squadra irriconoscibile nell'atteggiamento. Siamo solo alla seconda giornata e la penalizzazione non deve essere fonte di tensione, ma fungere da stimolo affinchè prestazioni del genere non si ripetano.

    Adesso ci sono due settimane di lavoro nelle quali Cosmi e il suo staff potranno provare ad inserire al meglio i nuovi, come i sudamericani e Ze Eduardo (che comunque ha dato segni confortanti nonostante non potesse conoscere i compagni al meglio). Anche lo stesso Rosina, dopo i venti giorni in Russia, avrà tempo e modo di reinserirsi in un gruppo che ha conosce e che può guidare dall'alto della sua classe ed esperienza. Il cammino è ancora lungo, e nonostante il calendario non sia certo dei più abbordabili lo scoramento per un brutto ko deve trasformarsi subito in spirito di reazione.

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