Dopo la brutta sconfitta - ma soprattutto l'indegna prestazione - nel derby di Firenze, alzi la mano chi avrebbe pronosticato un mini-filotto così positivo tra campionato e Coppa Italia, realizzato peraltro in pochissimi giorni e contro avversari sulla carta nettamente più forti della Robur. Invece la squadra di Sannino ha saputo ripartire subito e imparare dagli errori, mettendo a tacere il consueto scetticismo che a volte circola nell'ambiente, e dando alla classifica una dimensione decisamente migliore rispetto a qualche settimana fa. I punti di distacco dalla zona calda sono infatti aumentati, seppur ai bianconeri manchi ancora una gara.

Non è certo detta la fine sulla questione salvezza, anzi. Domenica al Via del Mare contro il Lecce si gioca uno scontro diretto molto importante per entrambi, atteso soprattutto da parte giallorossa per provare a accorciare la classifica e coinvolgere nuovamente il Siena nella lotta. Detto questo però diventa difficile non pensare a quanto fatto nelle ultime due settimane. Prima il pareggio - che al di là del punto in sé vale oro - in casa della Juventus, poi le vittorie casalinghe contro Napoli e Roma, giunte al 'Franchi' con i favori del pronostico ed entrambe battute molto più nettamente di quanto il mimino scarto non sottolinei.

Che il problema della Robur non fosse questione di moduli o di uomini lo si era capito: i cambi di sistema di gioco e il turnover la dicono lunga sulle risorse umane e tecniche di questa squadra, così come sulla capacità di aver assimilato in fretta, due o forse tre moduli, sia dal primo minuto che a partita in corso. Per certi versi la Robur di Sannino ricorda sia quella del primo anno di A, con Papadopulo che del 'Franchi' riuscì a fare un fortino difficilmente espugnabile, sia quella della seconda parte della stagione successiva, la prima di Perinetti e del De Canio bis.

Anche in quel caso le eclatanti vittorie sulle grandi dettero slancio e vigore alla classifica, che nel momento dell'arrivo del tecnico lucano era assai deficitaria. Indimenticabili infatti furono i sei punti conquistati in pochi giorni tra Roma e Milan, così come indimenticabile fu il gol di Cozza ai rossoneri su cross di Pasquale. Non è mai facile fare paragoni, ma di sicuro, almeno nella capacità di mutare assetto, sono due Robur simili. Questa, per tornare alla stretta attualità, può contare su un sistema difensivo ottimo, come dicono i numeri, su un'organizzazione di gioco che per certi aspetti può fare invidia a molte squadre più blasonate che stanno attraversando momenti delicati, e su qualche elemento di sicura prospettiva.