Difficile, forse addirittura impossibile, stabilire con certezza assoluta se il punto contro il Cagliari sia da considerare positivo oppure un'ennesima occasione persa. Il dubbio tra bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ha accompagnato le ore seguenti al pareggio a reti bianche contro gli isolani, sperando che gli stessi sardi giochino con altrettanta compattezza e determinazione anche contro le concorrenti dirette della Robur. È ovvio che i tre punti avrebbero proiettato il Siena in una zona di grande vantaggio psicologico sul Genoa, e per la prima volta in stagione fuori dall'ultimo e malinconico terzetto.

Andare a Marassi forti di una classifica migliore dei genoani sarebbe stato auspicabile e assai utile per poter gestire anche la gara stessa al meglio della proprie possibilità. Il tema tattico della partita però potrebbe essere comunque lo stesso, con Borriello e compagni 'costretti' a impostare la gara e i bianconeri pronti a sferrare il colpo nel momento migliore. Dice bene Iachini quando sostiene che la sua squadra non è fatta solo di ripartenze ma che nelle ultime settimane ha dimostrato di avere presenza nella metà campo avversaria e un baricentro decisamente spostato in avanti.

È però altrettanto vero che contro formazioni che si difendono bene le trame dei bianconeri per essere più efficaci avrebbero bisogno di maggiore forza e convinzione alla ricerca dell'episodio giusto per sbloccare la partita. Il trio Rosina-Emeghara-Sestu dà infatti il meglio di sé quando può ripartire in contropiede e giocare uno contro uno con i diretti avversari. Contro le difese chiuse fatica, come tra l'altro quasi tutti in serie A. In questo momento farebbe comodo la forza fisica di Nicola Pozzi, per avere più presenza in area di rigore e maggiore cattiveria nel momento di colpire.

Discorsi tattici a parte, arrivare a nove giornate dalla fine con un solo punto dalla zona salvezza e potersi giocare le proprie carte a viso aperto in uno scontro diretto, è già molto importante se si pensa a come stava il Siena solo due mesi fa. Iachini sta facendo un grande lavoro, adesso la squadra deve solo continuare a seguirlo e a crederci, se è possibile, ancora di più.