'Siamo padroni del nostro destino'. Così Iachini ha sottolineato i risvolti della vittoria sulla Lazio di lunedì sera. Il Siena è vivo, e già questa dopo i disastrosi mesi di dicembre e gennaio (a parte la vittoria con la Sampdoria) è una nota molto positiva. La classifica è adesso più corta, le dirette concorrenti ora non sembrano più così lontane. Mentalmente la squadra sta bene, ha acquisito alcune certezze fondamentali dal punto di vista tattico e adesso è in grado di affondare i colpi almeno quanto i propri avversari di giornata. Cioè non è più un pugile frastornato in attesa del pugno finale per finire ko, ma è un gruppo che è in grado di suonarle per primo. Le prestazioni timorose come nel finale dell0era Cosmi, e quelle troppo ricche di errori e incertezze nelle prime uscite di Iachini sono solo un ricordo di fronte ad un undici che finalmente ha saputo reagire alle avversità e che adesso almeno si può giocare fino in fondo le proprie carte per non retrocedere, alla pari con le altre concorrenti dirette.

Dieci punti in cinque partite (e a Udine la sconfitta fu decisamente immeritata) hanno però, come detto, 'solamente' fatto rinascere piccole speranze di salvezza. La strada resta difficilissima ed in salita. I sei punti di penalizzazione sono un zavorra sempre più pesante, ma con la quale ormai i bianconeri hanno, giocoforza, imparato a convivere. In questo momento devono preoccupare molto di più i quattro dalla zona salvezza, rappresentata da un Genoa, purtroppo per la Robur, in netta e (sembrerebbe costante) ripresa dall'arrivo di Ballardini. Una gradino più su c'è il Bologna, che qualitativamente forse vale qualcosa in meno dei liguri ma che resta una formazione di livello decisamente importante, ottimamente allenata. Poi ci sono l'Atalanta, il Chievo e soprattutto il Cagliari, che in campo sta rispondendo alla grande alla difficile situazione che invece la società sarda vive in questo ore, con la concreta possibilità di giocare in campo neutro tutte le sfide inizialmente previste ad Is Arena.

Ogni turno di campionato deve però essere analizzato per quello che il campo dice e per gli effetti che provoca sulla classifica. Parlare in questo momento di quota salvezza è rischioso oltre che poco concreto: nelle ultime tre stagioni, la terzultima è retrocessa per due volte con 36 punti (Sampdoria nel 2011 e Lecce nel 2012), e per una con 35 (Atalanta nel 2010). Si direbbe quindi che statisticamente la quota salvezza negli ultimi anni tende ad abbassarsi. È però troppo suscettibile di variazioni, e il Siena in questo momento deve paradossalmente sperare che si alzi, visto che se anche in questo caso restasse così bassa le ultime tre di questo momento avrebbero delle altissime percentuali di retrocedere. Se invece i bianconeri fossero in grado, grazie a qualche colpo insperato stile Lazio e Inter, a fare un filotto positivo sarebbero davvero altrettanto in grado di mettere enorme pressione a chi sta sopra, e che fino a poco tempo fa aveva (giustamente) individuato in Palermo, Siena e Pescara il terzetto adatto alla prossima serie Bwin.