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  • Sienamania:| Rosina è finalmente 'sbocciato'

    Sienamania:| Rosina è finalmente 'sbocciato'

    Da oggetto di critiche e di perplessità, Alessandro Rosina è finalmente tornato ad essere il giocatore sul quale il Siena nella scorsa estate aveva puntato per dare qualità ed imprevedibilità alla manovra. L'inizio però non è stato facile. Dopo la prima parte in prova, Rosina a luglio era tornato in Russia per negoziare con lo Zenit San Pietroburgo lo scioglimento del contratto in essere fino al giungo 2013. La trattativa con i russi, notoriamente piuttosto severi su queste questioni, era però andata per le lunghe, e così l'ex numero 10 del primo Torino di Cairo era riuscito a tornare agli ordini di Serse Cosmi solo alla vigilia della seconda giornata di campionato, a Genova. Aver saltato parte della preparazione estiva ed essere reduce da un periodo di prolungata assenza dai campi per le divergenze con la società russa non bastavano evidentemente a minare la prima stagione senese di Rosina. Ben presto infatti ci si è messo di mezzo un problema muscolare, che ne ha ulteriormente ritardato il raggiungimento della forma migliore, nonostante Cosmi le avesse provate tutte per recuperarlo. 

    Alcune buone prove, come a Milano contro l'Inter, intervallate da errori sotto porta piuttosto gravi, specie in casa contro la Juventus o molto più recentemente a San Siro contro il Milan. Nel mezzo un solo gol, peraltro inutile, contro il Catania, nel momento in cui la squadra si apprestava a cambiare guida tecnica. Iachini, fin dal suo arrivo, ha continuato, come il predecessore, a dare fiducia al numero 27, giocatore unico per caratteristiche nella seppur vasta rosa bianconera, specie alla voce esterni o mezze punte. Il talento calabrese ci ha però messo un po' ad ingranare. Nonostante il sempre encomiabile impegno Rosina faticava a trovare il suo gioco, gli spunti fatti di velocità e tecnica che ne avevano contraddistinto la carriera. A tentare di abbattere il morale anche l'imprecisione sotto porta, pure dal dischetto, suo marchio di fabbrica da sempre. L'errore nel finale contro il Torino avrebbe potuto abbatterlo, invece proprio da quell'errore Rosina si è ripreso il Siena sulle spalle a livello di prestazioni, e fortunatamente anche di gol. 

    Qualche errore sotto porta è rimasto, come ad Udine, in una gara che grida ancora vendetta per come fu persa immeritatamente, sia anche nel primo tempo contro il Palermo, al termine del quale sembrava, per i tifosi bianconeri, si rivivere un film già conosciuto a memoria. Invece, come già aveva fatto in altre occasioni, domenica Rosina è riuscito a far girare la gara dalla parte della Robur, trasformando con freddezza unica un rigore dal peso specifico mostruoso, e mettendo lo zampino in tutte le ripartenze pericolose dei suoi. Con Emeghara, sempre più decisivo, e Sestu, tornato sui livelli che ne contraddistinsero la prima stagione senese con Conte in panchina, forma il tridente che, in attesa del recupero di Pozzi, sta provando a salvare la Robur a suon di gol e velocità.

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