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  • Simoni a CM: 'Inter, non esiste un problema arbitri. Mancini è responsabile'

    Simoni a CM: 'Inter, non esiste un problema arbitri. Mancini è responsabile'

    L’Inter è in silenzio stampa. Probabilmente perché insoddisfatta dall’operato della classe arbitrale, tutt’altro che impeccabile anche a Firenze, dove Mazzoleni ha fatto il bello e il cattivo tempo. Ma nonostante la pessima conduzione di gara, i problemi di quest’Inter sembrano essere altri e legati soprattutto al piano del gioco. Noi di Calciomercato.com abbiamo voluto raccogliere in esclusiva il parere di Gigi Simoni, che nel corso della sua carriera all’Inter ha conosciuto gli anni di Calciopoli: 

    Non ho capito bene i motivi del silenzio stampa, anche perché Mancini è un ragazzo intelligente. Probabilmente è un periodo di tensione difficile da gestire. Non punto il dito contro gli arbitri, sarà perché nella mia carriera ho dovuto sopportare molto peggio. Adesso ci sono alcuni sbagli, ma del tutto accettabili. Ci sono bravissimi arbitri come Orsato e alcuni giovani che devono crescere, ma niente mi lascia pensare a cose brutte. Anche perché prima, chi aveva voglia di sbagliare, poteva quasi farlo impunemente, mentre oggi bisogna stare attenti. In conclusione direi che nei miei anni ho visto orrori arbitrali, oggi vedo errori arbitrali”.

    Assolti gli arbitri, Simoni pone sul tavolo della discussione quelli che - secondo lui - sono i reali problemi della squadra guidata da Roberto Mancini: 

    “Io credo che tutto sia nato quando l’Inter ha chiamato Mancini e insieme hanno iniziato a costruire la rosa. Squadra piena di giocatori bravi, ma totalmente priva di campioni. Icardi è l’unico vero campione che ha a disposizione questa squadra. Tolto lui, rimane ben poco, così l’Inter può competere per il quarto o per il quinto posto. Certo, all’inizio si pensava allo scudetto, ma comunque hanno sempre giocato male. E Mancini non è esente da colpe, perché ha avuto quello che voleva. É un tecnico in gamba, ma in questa circostanza deve essere chiamato in causa quando si analizzano i problemi della squadra. 

    E infine una considerazione su un calciatore che lui conosce molto bene, quel Rey Manaj che Simoni ha avuto alla Cremonese:

    “Molto probabilmente, per completare il suo percorso di crescita, sarebbe stato meglio mandarlo a giocare. Lo voleva il Bologna, sarebbe stata una buona destinazione, o magari avrebbero potuto mandarlo in una buona squadra di B. Certo, è talmente giovane che un anno all’ombra di bravi giocatori può servire a farlo crescere, ma adesso l’Inter ha veramente troppi attaccanti e di tutti quanti possono veramente giocare alla fine?"

     

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