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  • Sindaco Milano: 'Per Inter e Milan San Siro a metà. Voglio le Olimpiadi 2028'

    Sindaco Milano: 'Per Inter e Milan San Siro a metà. Voglio le Olimpiadi 2028'

    Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato a tutto tondo della crescita sportiva della citta milanese rilanciando la crescita della città in vista delle Olimpiadi 2028: "Bisogna aspettare settembre 2017 per l’assegnazione di quell’edizione: se fosse scelta Parigi, non ci metteremmo neanche a parlarne, ma se vincesse Los Angeles e quindi una città non europea, allora il Coni potrebbe pensare di candidare Milano per il 2028. Anzi, dico che sarebbe molto giusto farlo, a patto che l’Olimpiade fosse l’occasione per investire sull’impiantistica sportiva della città".

    NUOVO STADIO? NO SAN SIRO - "Ricordo l’interesse che c’era da parte di Inter e Milan sull’area Expo. Oggi, con grande pragmatismo, noto che non c’è la volontà di fare un nuovo stadio, si è perso il momento. E l’Inter è fortemente determinata a rendere San Siro più in linea con le esigenze attuali. Poi c’è il museo dello stadio che, pur non avendo spazi straordinari, fa numeri pazzeschi. Insomma, ormai nessuno mette più in discussione San Siro. E allora lancio l’idea di un San Siro per due".

    DIVISO A META' - "Nella mia idea, lo stadio verrebbe sdoppiato con uno spazio esterno per l’Inter e uno per il Milan. Ci sono due aree utilizzabili: una quella adiacente al Trotto che oggi potrebbe essere finalmente sfruttata, anche se c’è da fare una trattativa privata con Snai, e l’altra sul versante opposto, su terreni di proprietà comunale. Queste aree funzionerebbero come lounge, per la ristorazione, l’hospitality, lo store. Andando avanti con la fantasia si può immaginare di dividere idealmente lo stadio non solo con lo spogliatoio dell’Inter da una parte e quello del Milan dall’altra ma con tribune autorità e sky box da entrambi i lati e due ingressi separati. Metà stadio nerazzurro e l’altra metà rossonero".

    PRONTI A VENDERE - "Il vantaggio sarebbe quello di una caratterizzazione dell’impianto per le due società, che adesso sono costrette a lavorare in maniera precaria cambiando il layout ogni settimana e condividendo gli stessi spazi. Escludo sviluppi residenziali per San Siro, dico sì allo sfruttamento delle aree interne ed esterne per le attività connesse al calcio. Il Comune sarebbe disponibile anche a cedere l’impianto, di fronte a un’offerta seria. Altrimenti potremmo rinnovare la convenzione con le due società a lungo termine. Siamo pronti a ridurre ulteriormente il canone, purché si faccia un investimento per trasformare San Siro".

    SI' DI SUNING, IL MILAN HA POCO TEMPO - "Se fosse per Suning si siederebbe al tavolo già domattina. Zhang Jindong è un imprenditore serio, concreto, che sta coi piedi per terra, sono sicuro che la proprietà nerazzurra investirà in maniera significativa sull’Inter e sul territorio. Ai manager di Suning piace San Siro, ne apprezzano il fascino, la storia, il suo tratto iconico che è “vendibile” in tutto il mondo. Loro però sono in attesa di capire cosa succederà al Milan. La situazione rossonera, non mi è chiara, possiamo aspettare qualche mese, ma dopodiché l’amministrazione comunale avrebbe il dovere di agire e, di conseguenza, si metterebbe a discutere direttamente con l’Inter"..

     


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