Roma: pronto il piano B per la trasferta in Spagna. I calciatori del Siviglia non vogliono giocare

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La Roma va in pullman: è questa l’ultima ipotesi per i giallorossi vista l’emergenza coronavirus e le conseguenze sugli spostamenti internazionali. Domani sera è in programma la sfida in casa del Siviglia per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, se non fosse che la Spagna ha bloccato i voli in arrivo (e in partenza) dall’Italia. L’Uefa sta cercando di mediare per ottenere una deroga per i charter delle squadre di calcio, ma intanto la Roma studia delle soluzioni alternative per raggiungere Siviglia.SCALO IN PORTOGALLO - Se non dovesse arrivare la deroga, i giallorossi potrebbero muoversi in altro modo, facendo scalo. In questo caso sarebbe prevista una tappa intermedia a Faro, nel sud del Portogallo, che la squadra di Fonseca raggiungerebbe in aereo. Da qui -riporta il Messaggero - la Roma si sposterebbe in pullman fino a Siviglia, che dal capoluogo dell’Algarve dista 201 chilometri. Per un totale di circa cinque ore di viaggio, metà in volo e l’altra metà su strada.
I CALCIATORI NON VOGLIONO GIOCARE - Secondo quanto appreso da Calciomercato.com c'è però un altro ostacolo da fronteggiare e riguarda gli stessi calciatori del Siviglia che hanno espresso alla dirigenza la volontà di non giocare, né contro la Roma né in campionato.
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uno spettacolo ignobile. Secondo le proiezioni, fra 6-7 giorni avranno gli stessi positivi dell'Italia, eppure se ne fregano. In Italia ci sono le ben note misure di contenimento, lì non fanno niente. E pochissimi tamponi, rispetto all'Italia, è estremamente probabile che stiano molto peggio di noi.
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