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  • Slow football Roma:| Palermo tra le persiane

    Slow football Roma:| Palermo tra le persiane

    • D.V.

    Slow è un parola di moda. Mangiamo in fretta, un boccone dopo l'altro ed ecco il movimento slow food. Si fanno viaggi in cui si vedono cento posti in una settimana senza goderne nessuno ed ecco lo slow travel. Si corre tutto il giorno tra il lavoro e l'automobile ed ecco il movimento lento a predicare passeggiate a piedi o in bicicletta. Lo slow football però non funziona e la tartaruga-Roma è finita in brodo rosanero. Lo sport rappresenta la società del suo tempo. Il calcio di oggi è figlio della PlayStation (più intensa e rapida del glorioso flipper degli anni Cinquanta) e della vita frenetica tra computer e telefonini. Ma la velocità non basta senza l'intelligenza e la furbizia.

    Il primo gol è provocato da un'azione capolavoro di Ilicic. Poi Miccoli si stacca all'indietro dal difensore ricevendo un velocissimo diagonale (Ilicic è l'imprevedibile uomo delle diagonali, ricordate?) e batte a rete senza perdere un attimo. Il portiere Julio Sergio non ha il tempo di recuperare la posizione. Miccoli trova un buchetto tra Riise (che sta per diventare Piiange), il portiere e il palo. Questi gol di Miccoli ricordano il grande Osvaldo Soriano. Lo scrittore argentino scriveva che 'il calcio è dubbio costante e decisione rapida' e metteva in bocca ad Aristides Reynoso il consiglio per far gol: se uno guarda una persiana chiusa pensa sia il buio 'ma se una impara a guardare, attraverso la fessura vede la luce'. La palla 'va fatta passare di là come passano le farfalle'. Questo è proprio quel che ha fatto Miccoli.

    Slow Totti in slow Roma. Il Pupone, con in pupini Christian e Chanel che lo aspettano a casa, ha segnato il primo gol stagionale su azione ma per il resto sembrava la sua controfigura. Poco mobile, ha fatto cilecca da fuori area con tiri sbilenchi, lui che fulminava i portieri con il cucchiaio o il missile. È il sesto marcatore di tutti i tempi, il migliore in attività; la sua personalità è forte ma Bovo, cresciuto a Trigoria nella sua ombra, non gli ha risparmiato i garretti. Il Totti in campo rischia di assomigliare al Totti buonista e pantofolaio degli spot con Ilary. Ma, come Del Piero, il suo tramonto potrà essere ancora lungo e con qualche fuoco d'artificio. Borriello è impressionante, anche per quanto assomiglia a Pinilla.

    (Giornale di Sicilia)

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