Giuseppe Sannino, di fatto, arriva a Palermo con un anno di ritardo. L'ex direttore sportivo Sean Sogliano lo avrebbe voluto portare con sé da Varese già l'estate scorsa. Alla fine, però, la scelta del presidente Zamparini ricadde su Stefano Pioli. Vederlo approdare 365 giorni dopo sulla panchina rosanero suscita più di una riflessione da parte di Sogliano, al quale scappa anche un sorriso che ha un retrogusto amaro. Con Sannino ha vissuto tre anni a stretto contatto nella cavalcata del Varese fino alle soglie della Serie A. È il motivo per cui avrebbe voluto iniziare il nuovo ciclo del Palermo col tecnico poi andato al Siena. 'Forse non lo conosco così bene, visto che l'anno scorso non era adatto, e a distanza di un anno invece lo è diventato - commenta sorridendo Sogliano - nonostante per tre stagioni abbiamo lavorato insieme. Ma tanto ormai nel calcio non mi stupisce più niente'.

Le qualità dell'allenatore, insomma, non si discutono e il fatto che alla fine il Palermo abbia puntato su di lui per Sogliano suona come una conferma sulle sue intuizioni. 'Non devo essere io a parlare di Sannino - continua l'ex ds - dico solo volevo portarlo già un anno fa, credo che basti questo. Certo, se il problema era che non fosse ancora pronto per la Serie A, mi sembra che quanto è stato fatto a Siena abbia dimostrato il contrario. Non è un giovane allenatore che deve fare esperienza, è un tecnico maturo che ha avuto il suo percorso e il campionato che ha fatto lo ha confermato. Mi dispiace soltanto che è dovuto passare un anno perché ci si accorgesse di questo, mentre non si è tenuto conto che io ero quello che allora che lo conosceva meglio di ogni altro, sia di Zamparini che di Perinetti'.

C'è molto rammarico nelle parole di Sogliano, forse anche delusione. 'Ma no, non voglio che questa passi come una polemica - sottolinea -. I miei rapporti col presidente Zamparini sono ottimi, lui sa come la penso. E ci siamo chiariti quando me ne sono andato. Mi dispiace soltanto constatare che certe scelte alla fine non erano sbagliate, le avrei volute fare solo per il bene del Palermo, e vedere che invece sono state prese un anno dopo mi sembra strano'.

Il rapporto tormentato tra Sogliano e Zamparini magari affonda le sue radici già da lì, da scelte non condivise a partire dall'allenatore. Forse però con un anno di Serie A alle spalle Sannino arriva più preparato all'appuntamento col Palermo. 'In questo campo più esperienza si fa meglio è. E vale per tutti - ammette Sogliano -. Però, ripeto, Sannino non è un trentenne, ha già un bagaglio consistente'. Un'annata tormentata come quella appena conclusa però non se l'aspettava nessuno. 'Purtroppo quando si cambia troppo e non ci sono ruoli ben definiti fin dall’inizio un campionato difficile ci sta'.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)