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  • Soldi Udinese:|Non vanno sempre in campo

    Soldi Udinese:|Non vanno sempre in campo

    Ci sono almeno cinque punti su cui riflettere a meno di un mese dal preliminare Champions. La questione attaccante era e rimane un punto interrogativo enorme. Le ultime su Sanchez lo danno a Barcellona per eseguire le visite mediche tra parole e una telenovela che non finisce più. Intanto siamo a metà settimana, ovvero quando Pozzo dovrebbe annunciare il sostituto. Tutto però è forse ancora di rimandare.

    Di quanto? Forse ore, forse giorni. Oramai non si capisce davvero più nulla. Se non che tutta la vicenda è stata gestita male. Ieri Guardiola e il suo vice Sanchez si sono esposti enormemente anche davanti ai tifosi. Vogliono Sanchez e tutto sembrerebbe vicino alla conclusione. Consizionale d’obbligo visti i precedenti e una considerazione: il Barcellona, nell’eterna corsa al miglior club spagnolo col Real è ancora fermo al palo. Nessun rinforzo. Sanchez ancora no, Fabregas nemmeno.

    Intanto il secondo punto che emerge è il disaccordo tra Don Gianpaolo e Don Gino. Ieri, atterrato a Barcellona per chiudere la telenovela Pozzo Jr ha detto chiaramente ai giornalisti presenti: “E’ fatta, siamo davvero ai dettagli”, la frase che Sport sbatte in prima. Il padre non si è ancora rassegnato, altrimenti perché affermare che potrebbe ancora rimanere?

    In quest’estate però fanno ragionare molto le parole di Guidolin, certezza unica insieme a Di Natale, Pinzi e gli eroi rimasti che fecero l’impresa. Il tecnico si dice sereno. Quel che pensa lo tiene per sé. Parole che si sommano a quelle dette a Repubblica dove non solo predica la solita umiltà, ma avverte della durezza che quest’anno deve affrontare l’Udinese. Mezze parole, pensieri che penetrano profondamente.

    Terzo punto su cui riflettere. Si chiede fiducia. Tutti dopo l’anno scorso sono disponibili, e se la fede è una via misteriosa la razionalità è più semplice da comprendere: perché quel tira e molla di frasi su Inler quando tutto era deciso da mesi?

    Un po’ di sincerità. Nel calcio è difficile trovarla. Beato Denis: a Udine sto bene, ma se arriva un’offerta economica migliore la accetterei. In fondo è tutto qui. Questi sono i punti su cui riflettere. 80 milioni incassati, per ora una manciata spesa, ingaggi tra i più bassi d’Italia. Sportivamente parlando risultati record negli ultimi 10 anni per una provinciale. Eppure oggi, col calcio che cambia, qualche dubbio si insinua. Troppe incongruenze, servono risposte coerenti, i soldi non vanno sempre in  campo.


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