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  • SOLO JUVE. Pastorin: 'Quando chiedevo autografi ad Haller, campione gentile'

    SOLO JUVE. Pastorin: 'Quando chiedevo autografi ad Haller, campione gentile'

    • Gianluca Minchiotti

    Darwin Pastorin, direttore di Quartarete e grande conoscitore del mondo Juventus, ricorda ai microfoni di Calciomercato.com Helmut Haller, il campione tedesco scomparso ieri all'età di 73 anni.

    Qual è il suo ricordo personale legato alla figura di Helmut Haller?
    "Ha fatto parte della mia giovinezza, quando andavo allo stadio a tifare per quella Juve meravigliosa che schierava Haller, Capello, Causio, Bettega e Anastasi, che era il mio idolo - racconta Pastorin -. Mi ricordo che al campo Combi, dove i bianconeri si allenavano, andavo a chiedere l'autografo ai giocatori, e Haller era sempre fra i più disponibili e gentili. Era un tedesco latino, una bellissima figura". 
     
    A livello tecnico, Beckenbauer lo ha definito come uno dei più forti giocatori con cui abbia giocato. E' vero?
    "Come giocatore era straordinario, lo ricordo ai Mondiali del 1966 e nel Bologna 'che giocava in Paradiso', con Bulgarelli e Pascutti. E poi alla Juventus. Giocava ala e centrocampista, aveva tecnica e una visione di gioco straordinaria. E' stato fra i più grandi degli anni '60 e '70, ha fatto parte di un'epopea".
     
    Nella Juventus di oggi c'è qualcuno che gli assomigli?
    "I campioni come Haller appartengono alla loro epoca. Il suo erede fu Causio, che gli deve molto. Oggi quel tipo di giocatore c'è e non c'è. Sarebbe come chiedersi chi possa assomigliare, oggi, a Gigi Meroni. E' impossibile dirlo".
     

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