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  • 'Sono una Verratti in gonnella, ma prendo 10 mila euro all'anno contro i suoi 17 milioni. Vi sembra giusto?'
'Sono una Verratti in gonnella, ma prendo 10 mila euro all'anno contro i suoi 17 milioni. Vi sembra giusto?'

'Sono una Verratti in gonnella, ma prendo 10 mila euro all'anno contro i suoi 17 milioni. Vi sembra giusto?'

  • Jean-Christophe Cataliotti
    Jean-Christophe Cataliotti
Caro Avvocato,

sono una calciatrice, studentessa universitaria e baby sitter. Divido l'appartamento con tre mie compagne di squadra, portando avanti la mia vita tra mille sacrifici dato che vivo in una città molto costosa. La società in cui gioco mi tratta da dilettante perché é quello che sono, ma che non penso però di meritare. Mi alleno tutti i santi giorni, vado all'Ateneo la mattina a seguire le lezioni e di sera do una mano a una famiglia nella gestione di tre gemelline. A me questa vita va bene, me la sono scelta e non scrivo per lamentarmi oltre il limite. Però dai non posso leggere che Verratti ha rinnovato il contratto a 17 milioni di euro netti all'anno, quando penso che io, sì e no, porto a casa mille euro al mese + 100 euro a gol come bonus. Questa rubrica la seguo spesso e ho anche scritto più volte perché vorrei che anche il calcio femminile venisse preso maggiormente in considerazione. Non mi avete mai risposto, forse perché do fastidio a qualcuno del sistema. Mi risponda almeno in privato per sapere se in Italia il calcio delle donne possa avere davvero un futuro oppure è il solito fuoco di paglia per riempire qualche colonna di giornale e compiacere le poche calciatrici come me che sognano di fare del calcio un lavoro vero e proprio. Baby sitter 1999


Cara Baby sitter, 

so bene chi sei perché, lo ammetto, hai scritto più volte (con toni meno pacati nelle altre occasioni: ecco perché non ti abbiamo mai pubblicato i pezzi!). E ricordo i temi trattati nelle scorse lettere che hanno sempre lo stesso denominatore comune: parità di stipendio tra calciatori e calciatrici! Tu, a gran voce, hai sempre puntato il dito sulla disparità di trattamento retributivo tra maschi e femmine nel calcio. Per poter raggiungere il traguardo da te - e non solo da te - tanto sospirato occorre raggiungere una parità giuridico-calcistica tra calciatori e calciatrici, vale a dire che quest'ultime dovranno essere, ancor prima di poter puntare a lauti guadagni, considerate sportive professioniste e, quindi, inquadrate come lavoratrici subordinate con tanto di accordo collettivo, ecc.

Ma ora passo la palla agli utenti e alle utenti di calciomercato.com: gli stipendi delle calciatrici dovrebbero essere più alti?

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