Calciomercato.com

  • Soriano, la cura Mihajlovic e una rivincita da prendersi su Mazzarri
Soriano, la cura Mihajlovic e una rivincita da prendersi su Mazzarri

Soriano, la cura Mihajlovic e una rivincita da prendersi su Mazzarri

  • Stefano Brunetti
Contro la Spal una prodezza di Viviano, con la Roma la traversa, con la Juve il palo: non c’è che dire, questo inizio di 2019 non era stato tenero con Roberto Soriano, che il goal l’aveva cercato in tutti i modi, trovando però ogni volta un ostacolo diverso sulla sua strada. Domenica scorsa, però, la sfortuna ha finalmente chiuso un occhio, permettendo al centrocampista, dopo otto partite in maglia rossoblù, di raggiungere la gioia della prima rete, decisiva per il 2-0 finale contro il Cagliari, in un match fondamentale in chiave-salvezza.

PROTAGONISTA - Non solo: con la rete di domenica, il classe ’91 ha rotto un digiuno lungo tre anni, quello dei goal in serie A. L’ultimo infatti risaliva al 2016, quando, in un Verona-Sampdoria di inizio marzo, il centrocampista aprì le danze di un comodo 0-3 per i blucerchiati. Poi il passaggio in Spagna al Villarreal, per due stagioni, con ritorno nel Belpaese l’estate scorsa, a Torino: con un unico timbro in Coppa Italia (contro il Sudtirol a dicembre) insufficiente a conquistare il tecnico Mazzarri, deciso a gennaio nel dare il consenso per la cessione.  Dalla Mole, dunque, alle Due Torri: dove, esonerato Inzaghi, Soriano ha ritrovato il suo antico maestro, quel Sinisa Mihajlovic che, nella Genova Blucerchiata, contribuì a lanciarlo nel calcio che conta, con l’apice della convocazione in nazionale durante l’annata 2015-2016; e siamo dunque ai giorni nostri: con Roberto prima mezzala nel 4-3-3, poi sulla trequarti dopo il passaggio al 4-2-3-1, a fare d’appoggio all’unica punta Santander.

RIVINCITA - E adesso, rotto il ghiaccio, per l’italo-tedesco comincia un altro campionato: con una squadra da prendere sulle spalle e da portare al traguardo della salvezza. Missione non facile, che già nel prossimo turno vedrà un ostacolo complicato: quel Torino che certo, ad oggi, non è il più facile dei clienti. All’Olimpico, per la cronaca, si sfideranno una squadra in lotta per l’Europa contro una ad oggi virtualmente retrocessa. Con in mezzo però una mina vagante, dal nome e cognome di Roberto Soriano che, c’è da scommetterci, avrà voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. 

Altre Notizie