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  • Sotto le lenzuola...niente, il caso del calo di desiderio di atleti superallenati

    Sotto le lenzuola...niente, il caso del calo di desiderio di atleti superallenati

    Super allenati, in grado di correre per chilometri ogni giorno e magari di competere in un Ironman, le gare di triathlon estremo. Sotto le lenzuola, però, un mezzo disastro: negli uomini che fanno tanto, troppo esercizio fisico la libido è un po’ appannata e la probabilità di avere un desiderio sessuale “spento” è fino a sette volte maggiore rispetto a chi fa sport ma senza esagerare. Lo dimostra una ricerca pubblicata su Medicine and Science in Sports and Exercise, secondo cui un allenamento strenuo e costante comprometterebbe un buon sesso.


    I ricercatori hanno intervistato un migliaio di uomini, tutti sportivi e praticanti varie attività a livello medio, moderato o intenso; attraverso questionari particolareggiati hanno indagato il desiderio sessuale, chiedendo per esempio quante volte pensassero al sesso o quanti rapporti avessero durante la settimana. I risultati mostrano che al crescere dell’intensità e della durata dell’allenamento cala in parallelo la libido, pur se si tiene conto dell’età (all’aumentare degli anni, infatti, una lieve riduzione del desiderio è da considerarsi normale); la probabilità di avere un desiderio sessuale “debole” è fino a sette volte maggiore rispetto a chi fa esercizio fisico con regolarità ma senza strafare. Anthony Hackney, docente di fisiologia dell’esercizio all’università del North Carolina e autore dell’indagine, sottolinea che «Non è detto che il rapporto di causa effetto sia immediato, ma di certo questi dati indicano l’esistenza di un legame fra troppo esercizio e poco sesso. Fatica e calo del testosterone indotto dal movimento possono avere un ruolo; resta da capire la soglia oltre cui l’allenamento diventa eccessivo, che potrebbe essere diversa fra i vari individui e dovrà essere stabilita attraverso studi più approfonditi».


    Il dato non sorprende Gianfranco Beltrami, docente del corso di laurea in Scienze motorie dell'Università di Parma e membro del consiglio direttivo della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI): «Vediamo spesso un calo del desiderio sessuale negli atleti che si allenano strenuamente, soprattutto per sport aerobici di lunga durata come maratona, triathlon, fondo: in queste situazioni troviamo sempre un calo dei livelli di testosterone, una componente ormonale che ha senz’altro un ruolo nel ridurre la libido e che può essere parzialmente contrastata se si allena bene la forza muscolare. In chi è dipendente dall’esercizio fisico si aggiunge anche un fattore psicologico: si tratta di soggetti che pensano solo allo sport e trascurano tutto il resto, la loro mente inevitabilmente si “distrae” dall’idea del sesso. Pure l’età conta – prosegue Beltrami –. Un ventenne nel pieno del vigore fisico e della carica ormonale risente meno dell’eccesso di sport rispetto a un cinquantenne che è già alle soglie dell’andropausa e ha livelli un po’ inferiori di testosterone, magari ha qualche preoccupazione sul lavoro ed è stressato. Per capire se si sta esagerando, occhio ai sintomi dell’overtraining: insonnia, stanchezza, difficoltà a recuperare dallo sforzo, scarsa concentrazione, dimagrimento e dolori muscolari sono segni che, insieme al calo del desiderio, indicano la necessità di ridurre i carichi di lavoro e, in qualche caso, indagare i livelli di ormoni come cortisolo e testosterone».

    Corriere.it

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