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  • Spadafora: 'Il protocollo va rispettato con il massimo rigore. Il campionato non è a rischio'. Gravina: 'Chi sbaglia pagherà, sullo 0-3 al Napoli...'

    Spadafora: 'Il protocollo va rispettato con il massimo rigore. Il campionato non è a rischio'. Gravina: 'Chi sbaglia pagherà, sullo 0-3 al Napoli...'

    "Ad oggi il protocollo è ancora giusto da tenere e da portare avanti, e deve essere rispettato da tutti con il massimo rigore. Come riporta l'Ansa, lo dice il ministro per lo sport, Vincenzo Spadafora, al termine del confronto con il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Spadafora aggiunge: "Campionato a rischio? No, non corriamo il rischio di bloccarlo. Se è stato eccessivo l'intervento dell'Asl di Napoli? Anche nel verbale del Cts è ben chiarito che l'autorità sanitaria locale possa intervenire su casi particolari se ci fossero esigenze particolari e gravi a livello territoriale. Quando lo fa, l'importante è che ci sia una motivazione legata a delle esigenze che possono variare".

    GRAVINA - Subito dopo arrivano anche le dichiarazioni di Gravina: "Crediamo molto in questo protocollo che abbiamo voluto è difeso. Se tutti abbiamo a cuore la tutela della salute e il protocollo viene rispettato da tutti nella sua integrità, credo che possiamo stare tranquilli che il campionato si può disputare e svolgere in sicurezza. Certo se cominciano ad esserci delle falle e qualcuno sbaglia allora quel qualcuno deve pagare. Il caso della ASL di Napoli auspichiamo che sia un’eccezione, ma non possiamo conoscere quelle che saranno le condizioni future del nostro Paese. Se il protocollo viene rispettato nella sua integrità da tutti, possiamo essere tranquilli che il campionato di calcio si potrà disputare in condizioni di sicurezza". 

    Ancora Gravina: "Lo 0-3 al Napoli? Abbiamo un giudice sportivo e una procura federale che fanno il loro mestiere. Non entro nel merito, cerco di essere serio e rispetto i ruoli auspicando che gli altri facciano lo stesso. Se ho parlato con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis? Non c’è motivo di sentirlo".

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