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  • Spalletti: 'Perisic si adegui, a Jovetic non do garanzie. E su Candreva...'

    Spalletti: 'Perisic si adegui, a Jovetic non do garanzie. E su Candreva...'

    Alla vigilia della sfida con il Bayern Monaco, da Singapore parla l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti

    LA SQUADRA - "Per noi è fondamentale creare una ‘vita migliore’ rispetto a quella precedente. L’anno scorso ci sono stati dei problemi, quindi vogliamo essere una vera squadra. Poi, ed è una conseguenza, dobbiamo badare alla classifica". 

    GLI OBIETTIVI - "Arrivare tra le prime quattro, anche se ci sono tre squadre molto forti nei confronti delle quali diventa difficile recuperare i tanti punti dell’anno scorso. E se non dovessero fallire, la distanza rimarrebbe importante. Ma non abbiamo altra scelta: siamo l’Inter e dobbiamo avere ambizioni forti". 

    PERISIC - "Perisic piace? Credo sia normale, i nostri sono giocatori forti. Ma c’è un contratto valido e deve adeguarsi, poi se arrivasse un’offerta soddisfacente il discorso cambierebbe e potremmo anche valutarla. Per il momento, però, la proposta giusta non è ancora arrivata". 

    MERCATO - "Mercato? Devo ancora conoscere qualche singolo, questo è normale. Come è normale che si possa fare qualcosa in entrata, ma è da questa squadra che dobbiamo ricevere dei messaggi differenti. Parliamo di calciatori forti che devono rifarsi facendo un salto di qualità insieme. Siamo l’Inter ed è normale che ci sia pressione per un club come il nostro. Dobbiamo abituarci". 

    CANDREVA - "Candreva? Non c’è assolutamente nulla. Non è arrivata alcuna richiesta per Antonio". 

    CONTE - "E' forte e vincente, quindi sono contento che abbia espresso certe idee su di me. C’è stima reciproca, l’ho visto bene contro i tedeschi anche per ‘rubargli’ qualcosa. Antonio è un tecnico attuale, è riuscito a far giocare il Chelsea ‘a tre’ in un campionato dove il modulo ‘a quattro’ era quasi una regola. Quindi, ripeto: mi fanno molto piacere le sue parole". 

    JOVETIC - "Più spazio per Jovetic? La considerazione da fare è questa, ed è molto semplice: ci sono calciatori protagonisti, che all’interno di un gruppo dove c’è concorrenza fanno fatica a starci. Non riescono ad auto-stimolarsi: o giocano, oppure non sono d’accordo a restare per giocarsi il posto. Pretendono di avere un certo numero di partite garantite, io questo non posso farlo. Pertanto è meglio parlarsi chiaro sin da subito per evitare problemi. Ci sono anche delle considerazioni tattiche da fare: il 4-2-3-1 è il modulo migliore per me, ma servono anche delle varianti. Penseremo a tante cose, compresa la difesa ‘a tre’ che proveremo anche in questi giorni”.

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