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  • Spalmania: altro che Udinese, perdere Semplici sarebbe la vera sconfitta!

    Spalmania: altro che Udinese, perdere Semplici sarebbe la vera sconfitta!

    • Andrea Robertazzi
    Altro passo falso della Spal che regala un tempo all'Udinese ed esce con le ossa rotte dalla trasferta friulana. Certo, la reazione del secondo tempo è indice del fatto che la squadra non si è disunita e, anzi, ha ancora voglia di lottare, ma l'appagamento derivante dalla salvezza ormai archiviata è evidente. In particolare se si considera il fatto che i gol sono nati da situazione di calcio piazzato, un aspetto che negli ultimi mesi era stato sistemato dagli uomini di Semplici. Poco male, non fosse per il fatto che la possibilità di chiudere il campionato al decimo posto avrebbe rappresentato la consacrazione definitiva del gruppo e del tecnico. E proprio sul versante allenatore si sono aperti scenari importanti, non necessariamente positivi per la Spal.

    Al termine della partita, infatti, il presidente Mattioli ha ribadito come da parte della società ci siano tutte le intenzioni di proseguire nel progetto intrapreso ormai diversi anni fa con Semplici. Le parole del patron spallino, però, non hanno escluso un possibile addio del tecnico: ''Da parte nostra c'è la volontà di continuare. Per noi rimane al 100%, però non so quello che vuole fare lui''. Parole che non lasciano sperare nulla di buono, perché Semplici è il vero uomo vitruviano posto al centro del progetto spallino; l'uomo chiave dei successi messi a referto dalla squadra in questi anni e il vero artefice della crescita di un gruppo che ha regalato fin troppe soddisfazioni al popolo di Ferrara.

    Il finale di stagione, quindi, vedrà la Spal impegnata a gestire la grana Semplici, con l'intero stato maggiore pronto a mobilitarsi per convincere l'allenatore toscano a restare almeno un altro anno. Perché le prospettive di crescita offerte dal club sono buone e il gruppo crede ciecamente nel lavoro del proprio condottiero. La sconfitta contro l'Udinese è passata quindi in secondo piano; le sirene del mercato, però, iniziano già a farsi insistenti e vanno nella direzione dell'uomo più importante del progetto Spal. E anche se la salvezza è stata messa in cassaforte non è detto che le prossime settimane siano tranquille quanto ci si sarebbe potuti aspettare...

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