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  • Spalmania: certi amori non finiscono

    Spalmania: certi amori non finiscono

    • Leonardo valente
    Un “Paolo Mazza” da togliere il fiato, una vittoria che vale il secondo posto in classifica insieme al Napoli e il bomber arrivato in estate che si presenta, davanti ai nuovi e vecchi tifosi, nel segno del nonno Francesco, per una serata magica che ha mostrato una SPAL bella, bellissima e a tratti stupenda. Emozioni indescrivibili. La Curva Ovest ci mette subito del suo, una coreografia che vale come un gol, un calore impressionante, qualche giocatore ne risente, sembra bloccato sulle gambe nei primi minuti di gioco. Poi l’Atalanta indietreggia, i ragazzi di Semplici prendono fiducia e iniziano a macinare gioco. Al riposo è 0-0, ma si capisce che durerà poco.

    “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cantava Antonello Venditti. Amici mai, perché è pur vero che Andrea Petagna deve molto all’Atalanta, squadra che ha creduto in lui dopo anni difficili nei campionati minori, ma ieri sera era davvero difficile contenere la gioia davanti ad una cornice di pubblico simile. Primo gol da rapace d’area di rigore, seconda rete da grande giocatore, si sblocca nello stesso giorno di Higuain e Crisitano Ronaldo, fa sognare una piccola, che poi così tanto piccola non sembra. La memoria torna agli anni 60, quando gli estensi potevano guardare dall’alto molte avversarie, gli anni 60 di nonno Petagna, verso il quale Andrea rivolge un pensiero: “avrei voluto che avesse potuto vedermi questa sera”.

    Ora bisogna continuare con questo entusiasmo, arriveranno le big, le squadre con i soldi, con gli ingaggi stratosferici, ma questo gruppo non deve temere nessuno. A guidare la giostra sempre lui, il condottiero toscano, convinto di avere una squadra unita e molto preparata. Una rosa lunga, rinforzata in estate da una società solida, sempre a disposizione della città e dei propri tifosi. Ora si va a Firenze, senza paura, e Semplici lo sa bene che certi amori non finiscono, quindi si va al Franchi per continuare a sognare e stupire, anche al dispetto di un cuore viola ormai contagiato dal biancoazzurro ferrarese. L’importante è restare umili, ricorda il Presidente Mattioli, e lavorare giorno dopo giorno perché questo è ciò che ci insegna questo ambiente. Questo è il più grande insegnamento della SPAL.

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