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  • Spalmania: così si va in Serie B

    Spalmania: così si va in Serie B

    • Andrea Robertazzi
    I campanelli d’allarme continuano a suonare all’impazzata nello spogliatoio di una Spal sempre più in crisi di gioco e risultati. La prestazione contro la Lazio, infatti, è stata a tratti agghiacciante, con un approccio difensivo alla partita da squadra di Serie C, cui deve aggiungersi il fatto che gli uomini di Semplici sono riusciti a creare una sola palla gol (trasformata dal redivivo Antenucci) in 90 minuti di partita. Non solo, perché la classifica continua ad accorciarsi ed ora sono solo 6 i punti di distacco dalla zona retrocessione; situazione che lascia l’amaro in bocca, perché con qualche punto in più (magari raccolto nella sfida interna col Frosinone) la Spal potrebbe dormire sonni ben più tranquilli. La condizione psicologica della squadra, invece, è in caduta libera, anche e soprattutto per questo tremendo filotto di partite negative, su cui spiccano inevitabilmente le ultime due, che hanno evidenziato limiti onestamente sconcertanti e sconosciuti nelle settimane precedenti.

    Gli errori difensivi commessi contro la Lazio, in modo evidentissimo nei primi due gol, sono termometro di una squadra poco tranquilla, che non riesce a giocare con freschezza mentale. E proprio la seconda rete di Immobile è lo specchio perfetto del momento della Spal, che è stata incapace, nonostante la superiorità numerica, di arginare l’azione di prepotenza di Caicedo, capace di resistere ad un triplice assalto (evidentemente troppo morbido) e servire Immobile che ha concluso a rete. Un’azione da campetto dell’oratorio, che ha evidenziato la timidezza e gli errori di approccio della difesa e del centrocampo di Semplici, quasi spaventati nel momento del contrasto. Una timidezza cui devono aggiungersi gli errori, figli di una drammatica povertà tecnica, di alcuni elementi della rosa, su tutti Everton Luiz e Milinkovic-Savic, che hanno dato il definitivo colpo di grazia ad una Spal mai scesa in campo. 

    Della prestazione contro la Lazio non resta nulla da salvare. Nemmeno la strategia di Semplici, colpevole di aver chiesto si suoi ragazzi di alzare troppo il baricentro, lasciando tantissimo spazio alle frecce di Inzaghi per ripartire e pungere nello spazio. Ora alla Spal servirà un atto di umiltà contro il Cagliari, perché a contare davvero saranno i punti. Semplici dovrà snaturare la propria filosofia e, almeno per qualche settimana, pensare solo al risultato. Perché in questo momento la Spal non è né bella, né vincente e le avversarie hanno iniziato a correre. E con questo atteggiamento, nonostante le qualità di un’ottima rosa e i punti di vantaggio in classifica, il baratro rischia di farsi pericolosamente vicino. Continuando su questa strada, senza dare una svolta alla stagione, si vaspal in Serie B.

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