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  • Spalmania: è impossibile fare a pugni con la sfortuna

    Spalmania: è impossibile fare a pugni con la sfortuna

    • Andrea Robertazzi
    Nella partita contro il Cagliari si è rivista una Spal di livello, capace di giocare un ottimo calcio per oltre un’ora, salvo evidenziare i soliti limiti difensivi nell’ultima parte di gara. A giustificare le difficoltà incontrate dagli uomini di Semplici, però, non possono non esserci gli infortuni di Vicari e Felipe, che hanno costretto il tecnico a stravolgere il piano di gara. Gli ingressi di Simic e Bonifazi hanno tolto sicurezze alla squadra, che si è sciolta come neve al sole sotto gli attacchi di Pavoletti e compagni. Il pareggio ottenuto al fischio finale resta comunque un buon risultato anche e soprattutto in virtù del fatto che, nonostante il doppio vantaggio iniziale, la Spal ha dovuto fare i conti con la sfortuna prima che con gli avversari.

    Fondamentale era rompere il loop negativo nel quale era precipitata la squadra, che ha avuto la forza di andare in vantaggio grazie alle giocate straordinarie di Lazzari, che si conferma ago della bilancia delle fortune spalline. La gestione della gara è stata buona, come detto, fino al momento dell’uscita di due dei tre difensori titolari, che hanno tolto certezze alla Spal, costretta ad abbassare il baricentro e soffrire passivamente un Cagliari rinvigorito dal gol su palla ferma di Pavoletti. L’analisi del match, però, non può non dare ragione a Semplici, che ha saputo mettere in campo una squadra ordinata e compatta, pungente davanti grazie anche al redivivo Antenucci, protagonista di una partita di livello. Dati che fanno ben sperare in vista delle partite che arriveranno dopo una sosta nella quale la Spal avrà modo di lavorare sulle lacune e gli errori che sono stati evidenziati ieri. 

    Semplici può comunque uscire a testa altissima dalla sfida col Cagliari, che ha messo in mostra tutte le qualità di un allenatore straordinario, abile nel leggere le partite e fronteggiare anche i momenti di crisi più delicati. Fare a pugni con la sfortuna di un doppio infortunio, però, è impossibile per tutti e alla fine anche i biancazzurri si sono arresi, portando comunque a casa un punto d’oro. Un punto che vale tanto se si pensa al mese di sofferenze da cui arrivava la squadra, che ha avuto il merito di reggere negli ultimi minuti di una partita che sembrava essersi messa di traverso.

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