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  • Spalmania: non camminerai mai sola

    Spalmania: non camminerai mai sola

    • Leonardo Valente
    Fare un punto in sette giornate e ritrovarsi al penultimo posto della classifica è un duro colpo da incassare, ma Ferrara e il popolo spallino hanno vissuto situazioni peggiori e sanno che non ci si può arrendere a campionato appena iniziato. Una tifoseria che capisce le difficoltà, che non vuole cercare colpevoli, che non vuole cambiamenti radicali e che a fine partita, dopo il secondo derby perso in sette giorni, chiama tutta la squadra a prendersi gli applausi della curva. Perché i punti non arrivano eppure i ragazzi ci provano ogni domenica, la sorte non sta girando da queste parti e la massima serie non ti perdona la minima distrazione. E’ stata persa un’altra battaglia, ma non di certo la guerra.

    Il generale Leonardo Semplici è consapevole del periodo che stanno vivendo i suoi ragazzi e chiede di aumentare la concentrazione, la caratteristica che ieri pomeriggio è mancata al perno centrale Vicari, nei primi 38 secondi di gioco, e che ha regalato gol e vittoria a Politano e compagni. Altri punti persi in casa contro una diretta concorrente per la salvezza, una notizia che farebbe vacillare molti allenatori e molti giocatori, ma non in casa Spal. La squadra anche ieri non ha abbandonato le sue certezze, ha provato a giocare palla a terra nonostante il pressing forsennato degli uomini di Bucchi e si è difesa con tutto quello che aveva. Concetti fondamentali del gioco di Semplici al quale manca il ritocco più importante per poter cambiare rotta e tornare a fare punti: servire gli attaccanti dentro l’area di rigore. Ieri, infatti, l’occasione più ghiotta, quella del palo di Antenucci, è arrivata quasi per caso e cercata dall’attaccante molisano con tutta la grinta che aveva in corpo; per il resto poche occasioni clamorose se non da calcio piazzato. L’unica giocata tra i due attaccanti è arrivata a metà della ripresa, con una sponda di Borriello al limite dell’area per Antenucci, che ha calciato con potenza ma centralmente. Un bottino offensivo davvero risicato e aspetto sul quale bisognerà lavorare nei prossimi giorni.

    Sicuramente anche centrocampo e difesa hanno avuto qualche difficoltà, soprattutto nella prima frazioen, contro un Sassuolo ben disposto in campo e pronto a colpire il minimo errore biancoazzurro, ma come dimostra la differenza reti della Spal (-8), con 7 gol fatti e 15 subìti, il problema è la produzione di palle gol. Il reparto più ritoccato in estate che aveva portato due grandi bomber al servizio di Semplici non riesce a girare. La prodezza di Ante7 al Dall’Ara ha regalato il primo gol in trasferta, un gol che non ha evitato la sconfitta e che in molti avrebbero preferito arrivasse ieri sotto gli occhi del Mazza. Borriello non sembra nella migliore condizione, Paloschi ha tanta voglia e poche idee, Bonazzoli si butta nella mischia toccando pochissimi palloni e Floccari (ah Floccari!) è fermo da troppo tempo ai box. Il ritorno di Sergio potrebbe essere l’arma che il generale Semplici sta aspettando per tornare a dire la sua nella guerra salvezza. L’infermeria dice che ad inizio novembre l’attaccante sarà pronto e lo si aspetta con ansia per cambiare la rotta e tornare ad essere la Spal che nelle prime due gare aveva fermato la Lazio all’Olimpico e piegato l’Udinese in casa. Da quella notte di Agosto, dalla magia di Rizzo al 94’, quel Rizzo che meriterebbe più spazio, il popolo della Spal non esulta e domenica, dopo il mercoledì affascinante all’Allianz Stadium, ci sarà il Genoa da affrontare in un vero e proprio spareggio.

    Ferrara è pronta, la Ovest è pronta per sostenere una squadra che non camminerà mai sola, come recita lo striscione ai piedi della curva. Il “Paolo Mazza” deve essere il fortino per raggiungere la salvezza, quindi da oggi in poi è vietato sbagliare. Fare punti già da mercoledì sera sembra difficile anche se non si può mai dire. Vedremo se Semplici vorrà cambiare qualche pedina o se confermerà il solito undici visto maggiormente in queste prime nove apparizioni. E’ arrivato il momento di reagire perché la squadra c’è, il tecnico e i dirigenti ci sono, la classifica non è così complicata come potrebbe sembrare ad un primo sguardo affrettato e l’intera città è al fianco di questi ragazzi per poter restare nel campionato che questa città merita.
     

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