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  • Spezia, Agudelo si presenta: ‘Iniesta e James i miei idoli, obiettivo salvezza'

    Spezia, Agudelo si presenta: ‘Iniesta e James i miei idoli, obiettivo salvezza'

    Giorno di presentazioni in casa Spezia, oggi infatti è stato presentato alla stampa l’attaccante classe ’97 Kevin Agudelo. Ecco le sue parole:

    Prende la parola Kevin Agudelo:

     “Mi sto trovando bene con tutti, siamo una squadra con tanta qualità e sono tutti bravi ragazzi. Mi sono trovato bene, sia col più adulto che col più giovane, sono felice di essere qui, il mister mi piace come pensa il calcio e per questo sono felice”.
     
    La prossima è con la Fiorentina, hai sete di rivincita?

    “Per me è una partita come le altre, so che la Fiorentina è una squadra forte, è una partita che dobbiamo affrontare nella giusta maniera perché dobbiamo fare di più e in questa partita vogliamo dimostrare qualcosa. Vogliamo giocare difensivamente e in attacco, finalizzare meglio e migliorare le giocate. Per me è una partita difficile come le altre, spero di essere al 100%. Sete di rivincita? Per me è una partita dove penso a dimostrare quello che non ho dimostrato di là, ora sono a Spezia e noi dobbiamo vincere tutte le partite”.
     
    Amrabat ha detto che è dispiaciuto che hai lasciato Firenze, come ti fa sentire questa cosa? E cosa non ha funzionato a Firenze?

    “Sono felice che Amrabat ha parlato così di me, dimostra che sono un giocatore che può fare di più, dimostrare in campo che sono meglio di quello che ho mostrato fino ad ora. Sono contento, ho parlato poco con Amrabat ma è un bravo ragazzo, sono contento dica questo. Alla Fiorentina ho giocato poco perché l’allenatore voleva un altro tipo di giocatore, magari fra uno o due anni posso tornare alla Fiorentina e dimostrare ciò che non ho fatto vedere prima”.
     
    Non ho capito bene il ruolo in cui ti trovi meglio:

    “E’ un ruolo in cui ho giocato prima, l’attaccante esterno, il ruolo in cui voglio giocare qua e in cui mi vuole il mister. Mi piace fare gol, arrivare all’area, e lì posso dimostrare più qualità nell’uno contro uno”.
     
    Com’è nato il tuo arrivo in Italia?

    "Quando giocavo in Colombia è arrivata questa opportunità con il Genoa. Il mio procuratore e chi lavora con me mi hanno chiesto se volevo giocare in A e ho subito detto di sì”.
     
    Hai un obiettivo personale?

    “E’ chiaro, restare in Serie A con lo Spezia e da quando sono arrivato sono felice perché mi piace la città, la gente. Sono stato molto bene da quando sono qui. Voglio restare in A con lo Spezia e dimostrare che siamo forti e che tutti i giocatori sono forti, dimostrare che posso fare un po’ di più”.
     

    Dopo Milano in cui avete fatto bene nonostante la sconfitta, Italiano cosa vi ha detto?

    “Nel primo tempo abbiamo fatto un grande lavoro, il Milan è una squadra forte anche con qualche assenza. Poi sono i piccoli dettagli, sbagliare un passaggio, giocare lungo o corto, e il mister ci ha detto di migliorare queste cose che ti cambiano il risultato”.
     
    Italiano cosa ti chiede?

    “Il mister mi dice che a volte se sono uno contro uno o ho spazio per dribblare posso farlo, ma poi in campo se posso giocare con un compagno, fare passaggi o cross lui è contento. Ci sono uno o due movimenti che dobbiamo migliorare, anche per dare spazio al mio compagno”.
     

    In fase difensiva ti chiede di dare una mano?

    "Il mister vuole che aiuti il terzino che a volte può capitare sia uno contro due. Dobbiamo essere svegli, se possibile non dobbiamo far salire il terzino avversario per stare dietro la linea della palla”.
     
    Quale giocatore ti ha ispirato da piccolino?

    “Tanti, veramente molti. Quando avevo 12-13 anni guardavo molto il Barcellona, con Ronaldinho, Iniesta, poi è arrivato Messi. Per me un giocatore fortissimo è Iniesta, intelligente, veloce, con la palla faceva quei passaggi che non faceva nessuno. Poi anche con la Colombia ho avuto molti giocatori che ammiro, come Falcao o James, che anche ora fanno bene con i loro club”.
     

    Ci sono tanti giocatori nuovi, vi siete amalgamati bene?

    “Penso che ancora manca qualcosa, in campo ci sono movimenti che a volte non capiamo ma su questo il mister sta lavorando, ci dobbiamo conoscere meglio per capire le giocate. Con un po’ di tempo miglioreremo, e potremo dimostrare di più in campo”.
     
    Che impressione ti ha dato Italiano?

    “Il mister secondo me è molto bravo, il suo pensiero di gioco in fase difensiva mi è piaciuto e penso che dobbiamo lavorare tutti in campo al 100% per fare bene. Sono contento, dobbiamo dare anche di più del massimo, il mister fa un lavoro molto buono”
     

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