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  • Speziamania: cercasi mezzala (e punta) disperatamente
Speziamania: cercasi mezzala (e punta) disperatamente

Speziamania: cercasi mezzala (e punta) disperatamente

  • Gianni Salis
Abbiamo fatto la partita che dovevamo e potevamo fare. ‘Rischiando’ anche di portare via un punto che non sarebbe per nulla scandaloso. La squadra, al netto del potenziale e della qualità tecnica del Napoli, ha fatto un altro step di crescita e sicuramente delle tre gare giocate in A al ‘Maradona’ è quella in cui non avremmo rubato nulla in caso di parità. E’ andata così. Punto. Una partita ordinata ed attenta, oltre che orgogliosa  per quello che possiamo offrire. Bicchiere mezzo pieno? Certamente sotto questo punto di vista, sì. Così per una condivisione collettiva della sofferenza, perché in ogni gara ci sono momenti in cui bisogna necessariamente soffrire.


Resta il rammarico non solo per una rete giunta al tramonto del match ma soprattutto per non aver saputo gestire quelle poche situazioni in campo aperto. Un problema già evidenziato a Torino con la Juventus ma anche in casa. E’ lì che il bicchiere diventa mezzo vuoto ed è lì secondo noi che Gotti deve intervenire. Al netto della lucidità e della qualità tecnica del portatore di palla, che possa essere Gyasi piuttosto che Agudelo o un altro ancora, sembra che manchino proprio idee e movimenti precisi negli ultimi 25-30 metri che vanificano quanto meno la possibilità di andare al tiro. Situazioni che gioco forza dovranno essere ricreate in allenamento, provate e riprovate, perché una squadra come lo Spezia deve sfruttare al meglio ogni occasione che le si presenta.
Già perché se è vero che le prime tre trasferte si sono chiamate Inter, Juventus e Napoli, è anche vero che è la prima volta da quando le Aquile sono nella massima serie che non si riesce a segnare lontano dal Picco per tre gare consecutive appunto.
 
 
Cercasi mezz’ala disperatamente, ma anche una punta. Anche se oramai il dado (finestra del calciomercato) è tratto, sembra inutile girarci attorno. Kovalenko, fresco al posto di Bastoni, ha toccato tre palloni, sbagliando il primo dopo 1 minuto e consegnando una pericolosa ripartenza, quindi un’apertura corretta con passaggio di 5 metri e l’altro su punizione. Anche Sala sembra andare fuori giri, così come l’ucraino. Ci sembra veramente poco per chi invece deve correre, cantare e portare la croce nella zona nevralgica del campo. In avanti poi diventa difficile per Nzola giocare da solo spalle alla porta mentre Gyasi ha nei piedi un paio di ripartenze, così come Agudelo, in cui la misura dell’ultimo passaggio o della conduzione della sfera è approssimativa. E quindi si fa fatica a portare seri pericoli. Ma questo Gotti ha tra le mani e con questo dovrà giostrarsela almeno fino a gennaio o a quando si potranno recuperare gli infortunati, Verde in primis.
P.S.: ovviamente nessun accenno all’intervento quanto meno scomposto e in ritardo di Meret su Kiwior. Ora vediamo il metro arbitrale nelle prossime giornate.
 

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