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  • Speziamania: rosa extralarge, passa tutto nella mani di Italiano
Speziamania: rosa extralarge, passa tutto nella mani di Italiano

Speziamania: rosa extralarge, passa tutto nella mani di Italiano

  • Gianni Salis
Trentacinque. E’ il numero di giocatori che attualmente fanno parte della rosa dello Spezia. Una cifra enorme e forse abnorme solo se relazionata a qualche anno fa senza andare a scomodare le risicate rose degli anni 80 e 90 dove ne bastavano una ventina.  Ma tant’è vista la frenesia e l’atletismo del calcio contemporaneo e di cui la pandemia ne ha ulteriormente amplificato il fabbisogno.

La riprova solo sabato quando i bianchi hanno ospitato in amichevole la Virtus Entella al Picco, rigorosamente a porte chiuse: tra infortunati ed assenti per le chiamate delle varie nazionali ne mancavano ben 16. Maggiore, Marchizza, Erlic, Pobega, Krapikas, Agoumè (in nazionale), quindi gli infortunati Zoet, Galabinov, Mattiello, Ramos, Deiola e Mastinu a cui si sono aggiunti gli affaticamenti per Estevez e Gyasi, infine Ismaili e Sena assenti per problematiche legate al titolo di soggiorno in Italia e che solo oggi hanno incontrato per la prima volta i nuovi compagni.


E la settimana che porta alla sfida del Manuzzi di Cesena contro la Fiorentina, la seconda ‘in casa’, si apre con il Covid che renderà inutilizzabile Riccardo Marchizza (riscontrata positività al quartier generale dell’Under 21 a Tirrenia) mentre si incrociano le dita per Giulio Maggiore, attualmente negativo, ma anch’egli facente parte della medesima spedizione degli azzurrini in Islanda e dunque in quarantena fiduciaria. Insomma, ricapitolando, la scelta di avere una rosa più che ampia appare, allo stato delle cose, saggia e previdente. Ed infatti domenica prossima contro i viola sia Simone Bastoni che Luca Vignali, da esuberi e destinati ad altri lidi, potrebbero addirittura esordire in serie A.


Ciò che appare altresì evidente però sono la mancanza di giocatori di ‘categoria’, di esperienza, ed anche che questa saggia scelta di avere così molteplici paracadute in alcune zone del campo non abbia coinvolto, se non in minima parte, l’attacco. Quattro portieri, cinque centrali difensivi (contando anche Capradossi), otto terzini di fascia, undici centrocampisti, tra registi e mezz’ali, quattro ali di ruolo e tre centravanti. Per questo motivo la piazza è rimasta certamente amareggiata per il mancato arrivo, ritorno di Nzola a parte, di un centravanti di esperienza e dal peso specifico rilevante. La sensazione è che siano ancora le capacità di Vincenzo Italiano a caricarsi il peso della sfida, provando a tirare fuori il massimo da ogni giocatore. Ad iniziare dal prossimo match. 

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