Squadra che perde non si cambia, ma Ventura ha già sconfessato il 4-2-4
Cambiano gli interpreti, causa indisponibilità di vario genere, ma non lo spartito che i giocatori dell'Italia saranno chiamati ad interpretare nella delicata sfida contro Israele, fondamentale per blindare il secondo posto che vale l'accesso ai play-off che portano al Mondiale. Giampiero Ventura insisterà col 4-2-4 che ha suscitato tantissime polemiche alla luce della debacle subita in Spagna, ma che questo sia destinato ad essere il sistema di gioco della Nazionale nel medio-lungo periodo è tutto un altro discorso. Stasera, a Reggio Emilia, il milanista Conti prenderà il posto di Spinazzola sulla fascia destra con lo spostamento sull'altro lato di Darmian, mentre Astori rileverà lo squalificato Bonucci; per il resto, Verratti sarà confermato in cabina di regia al fianco di De Rossi, mentre Candreva e Insigne agiranno larghi per assistere la coppia di attaccanti composta da Belotti e Immobile. Niente cambia perchè tutto cambi, almeno nel risultato, con l'Albania che incombe a 4 punti di distanza e che sarà la nostra ultima avversaria nel girone; ragion per cui contro Israele sono necessari come il pane 3 punti, ma l'argomento del dibattito in casa azzurra sembra essere un altro.
INVERSIONE A U - In un Paese di 50 milioni di commissari tecnici, il dibattito sul modulo è più vivo che mai e sarà ulteriormente alimentato dalla parziale marcia indietro, a parole, fatta ieri in conferenza stampa da Ventura. Preso probabilmente atto anche delle frasi di un giocatore molto influente nello spogliatoio come capitan Buffon ("Il ct sa analizzare i nostri pregi e i nostri limiti: per me, dopo aver rivisto la partita, capirà benissimo quello che possiamo esprimere in certe partite contro determinate squadre e contro altre"), il tecnico azzurro si è espresso così: "Si possono fare scelte tattiche diverse in base agli avversari e ai tuoi giocatori, ma in linea di massima la Spagna ci ha detto che il 4-2-4 può essere usato soprattutto con le piccole". Sano realismo o una tattica inversione a U per evitare che la polemica con la stampa infurii in un momento particolarmente delicato nel percorso di qualificazione verso un obiettivo da non fallire come il Mondiale? Ventura è pronto a fare un passo indietro per allontanare i dubbi che accompagnano la sua gestione e i primi richiami all'ordine del presidente Tavecchio, pronto a riconsiderare la sua posizione in caso di mancato ottenimento del pass per Russia 2018.
INVERSIONE A U - In un Paese di 50 milioni di commissari tecnici, il dibattito sul modulo è più vivo che mai e sarà ulteriormente alimentato dalla parziale marcia indietro, a parole, fatta ieri in conferenza stampa da Ventura. Preso probabilmente atto anche delle frasi di un giocatore molto influente nello spogliatoio come capitan Buffon ("Il ct sa analizzare i nostri pregi e i nostri limiti: per me, dopo aver rivisto la partita, capirà benissimo quello che possiamo esprimere in certe partite contro determinate squadre e contro altre"), il tecnico azzurro si è espresso così: "Si possono fare scelte tattiche diverse in base agli avversari e ai tuoi giocatori, ma in linea di massima la Spagna ci ha detto che il 4-2-4 può essere usato soprattutto con le piccole". Sano realismo o una tattica inversione a U per evitare che la polemica con la stampa infurii in un momento particolarmente delicato nel percorso di qualificazione verso un obiettivo da non fallire come il Mondiale? Ventura è pronto a fare un passo indietro per allontanare i dubbi che accompagnano la sua gestione e i primi richiami all'ordine del presidente Tavecchio, pronto a riconsiderare la sua posizione in caso di mancato ottenimento del pass per Russia 2018.
