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  • Nuovo stadio Firenze:| Interviene anche il Coni

    Nuovo stadio Firenze:| Interviene anche il Coni

    • Luca Cellini

    'Mercoledì sera il sindaco Renzi, visto che veniva sollecitato dalla gente sulla questione stadio, ha dato la disponibilità per 30 ettari in una zona della città a nord ovest: un area urbanizzata, quella Mercafir, più aderente all'idea del costruire a volumi zero. Sui passaggi successivi, ovvero se la Fiorentina e se i cittadini sono d'accordo a farlo, vedremo. Il Comune terrà un'offerta pubblica che potrebbe aprire anche alla partecipazione di un soggetto x all'asta. La procedura è un elemento di trasparenza indispensabile'. Lo ha dichiarato il presidente del Coni provinciale di Firenze Eugenio Giani , ospite ai microfoni di Lady Radio. 'La gente si deve motivare intorno alla Fiorentina non solo per la possibilità della costruzione di un nuovo stadio, ma anche per quello che accade sul campo - ha aggiunto Giani -. I tifosi devono riavvicinarsi alla squadra perché i Della Valle non vogliono dismettere, hanno fatto una bella campagna acquisti, difendendo anche elementi di valore come Gilardino e Vargas. Il tifoso si deve innamorare della squadra a prescindere dalla possibile costruzione del nuovo stadio. I Della Valle non sono a Firenze per opportunismo, perché immetteranno venti milioni di euro per coprire il buco del bilancio. Una volta poi costruito il nuovo stadio sarà indispensabile riqualificare la zona di Campo di Marte, facendo eventualmente diventare il Franchi il nuovo stadio del rugby, dove poter disputare anche match del Sei Nazioni'.

    Nel frattempo il presidente del quartiere 2 di Firenze (quello dove oggi sorge lo stadio 'Franchi'), Gianluca Paolucci, ha dichiarato: 'Rispetto alle ipotesi di spostamento dello stadio fiorentino in un'altra zona più idonea anche sul piano urbanistico, ci preme ricordare come diventi, al momento in cui ciò avverrà, prioritario e importante pensare alle funzioni che dovranno essere allocate nel vecchio Franchi. Partendo dal presupposto che il Franchi non possa rimanere una cattedrale nel deserto, e al di là di ipotesi suggestive che ogni tanto fanno capolino, siamo convinti che il vecchio impianto, oltre a mantenere un suo valore identitario come struttura di pregio e interesse architettonico, debba ospitare attività in grado di arricchire e valorizzare la zona del Campo di Marte, armonizzandosi il più possibile con la stessa. Sarebbe interessante avvalersi di un concorso di idee aperto a cittadini, professionisti e quanti altri interessati per studiare e confrontare le migliori soluzioni possibili'.

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