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  • Nuovo stadio Fiorentina: il sogno dei Della Valle è sempre il Castello, non l'area Mercafir

    Nuovo stadio Fiorentina: il sogno dei Della Valle è sempre il Castello, non l'area Mercafir

    • Luca Cellini

    Alcune dichiarazioni rese alla stampa una settimana fa a Moena da parte del patron della Fiorentina Andrea Valle sono passate quasi sotto silenzio, scavalcate dai fatti di attualità calcistica della squadra viola, impegnata in questo inizio di stagione fra costruzione della rosa per le future competizioni di campionato ed Europa League e alcune vicende intricate di mercato. Il riferimento è alle parole spese dall'azionista di riferimento viola alla domanda sulla situazione circa la possibile costruzione di un nuovo stadio a Firenze, magari con l'ingresso di un possibile partner straniero. Comune in prima fila, ma soprattutto il sindaco Matteo Renzi, che per primo si è speso in incontri e trattative, direttamente con Diego Della Valle, per arrivare ad una possibile offerta dei fratelli marchigiani sull'area ormai da due anni designata per la costruzione di un nuovo impianto calcistico a Firenze, e che già da tempo hanno concluso l'iter burocratico per favorire i privati interessati a tale progetto – e chi se non i proprietari della squadra di calcio professionistica della città - si aspettavano forse una risposta maggiormente entusiastica di quella data a Andrea Della Valle dalla val di Fassa che è sembrata l'ennesimo rinvio sul tema.

    "A settembre ci ritroveremo per fare un punto della situazione. Sono ancora ottimista, c'è da lavorare tanto ancora, la situazione è complicata ma non impossibile. Ci dovremmo confrontare a settembre con il comune e poi vi diremo, a stampa e tifosi, una risposta chiara della Fiorentina in merito, definitiva, su quanto stanno facendo il sindaco ed i suoi uomini. Partner stranieri coinvolti? Non ne abbiamo per il momento parlato, vedremo in futuro", sono le parole pronunciate dal ritiro viola da parte di Andrea Della Valle sulla prospettiva nuovo stadio.

    Insomma chi pensava ad una svolta immediata in materia, ha ricevuto una bella doccia gelata. E se da parte degli amministratori di Palazzo Vecchio c'è tutto fuorche' la volontà di tirare per la giacca i proprietari della Fiorentina in tale situazione, è ovvio che questo ennesimo slittamento nei tempi poteva essere preventivabile ma non auspicabile. Ed ecco che se uniamo le parole sopra citate dal vertice di casa viola, a quelle dello scorso mese di dicembre del consigliere d'amministrazione gigliato Paolo Panerai: "La proposta della società viola è più ampia del solo stadio, adesso occorre capire cosa vuol fare Renzi. Il sindaco si dovrà impegnare nel sistema che aveva previsto qualche anno fa direttamente Diego Della Valle, quindi più che uno stadio, una vera e propria Cittadella Viola. Deve diventare un'attrazione anche per i turisti, specialmente per i cinesi. Un progetto che faccia la differenza anche da un punto di vista dei ricavi. Un modo per avvicinare le grandi squadre, visto che nostri ricavi dai diritti televisivi sono minori. Renzi ha questo impegno nei confronti della città", ecco che nel Comune di Firenze si ha quasi la ragionevole certezza che in realtà la proposta Mercafir ai Della Valle non interessi, sia per le dimensioni, non ritenute sufficienti, sia perchè il guadagno economico derivante dalla costruzione in quell'area di strutture commerciali, non soddisfarebbe le esigenze della Fiorentina; e dunque ci si aspetta che si torni a puntare decisamente, come da progetto presentato dai proprietari viola nel 2008, sull'area di Castello.

    Solo che sulla zona sopracitata, che da quasi un anno è finalmente non piu' sotto sequestro, Comune di Firenze e soprattutto Regione Toscana hanno già in mente di realizzare altre cose, con priorità assoluta alla nuova pista dell'Aereoporto e soprattutto al nuovo Parco metropolitano della Piana. Nonostante cio' se da una parte c'è l'auspicio in Fiorentina che il sindaco 'rottamatore' lavori anche in questo periodo di non diretto coinvolgimento con la politica nazionale, insieme al sottosegretario allo sport Graziano Del Rio per l'approvazione della famosa legge sulla 'riforma degli stadi', dall'altra si va in pressing, anche e soprattutto con i membri invitati ai c.d.a. della Fiorentina, per riaprire il discorso Castello.

    Ecco perchè il club viola sta adoperandosi con interventi ingenti dal punto di vista economico, e fra l'altro di ottima fattura visto che si va verso un impianto in 'stile inglese', per lo stadio 'Franchi', pensando quest'ultimo come una soluzione a lungo termine, e non a 'scadenza' ravvicinata, come invece da Palazzo Vecchio ci si augurerebbe visto quanto fatto per favorire l'approdo di una nuova arena calcistica sull'area Mercafir

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