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  • Stadio:| Primo sì di Della Valle

    Stadio:| Primo sì di Della Valle

    «Volevo darvi una bella notizia, abbiamo raggiunto l’accordo con Jovetic». Inizia così l’incontro con Andrea Della Valle, arrivato a Firenze venerdì sera per salutare la squadra e mettere la firma sul rinnovo di JoJo. Ma non c’è solo questo nella breve chiacchierata con il presidente. C’è la decisa posizione della società sugli obiettivi della squadra, l’intenzione di raggiungere un accordo anche con Gilardino, la ferma intenzione di non tollerare altre intemperanze di Vargas e un sì sostanziale all’offerta del sindaco Renzi di costruire lo stadio nell’area Mercafir. Un bel po’ di roba, insomma, alla vigilia di una partita che Andrea definisce “fondamentale” per la Fiorentina.

    Della Valle partiamo da Jovetic. Per quanti anni ha firmato?
    «Per tanti anni, altri cinque. E’ una cosa molto importante. Ripartiamo da un grande campione e speriamo di aprire un nuovo ciclo. Ci abbiamo messo mezz’ora a trovare l’accordo. Stevan aveva voglia di continuare con questo progetto, il suo è un bel segnale».
    Ha mai temuto che si potesse ripetere un altro caso Montolivo?
    «Sinceramente no. Jovetic ha vissuto un anno difficile, in cui la società gli è sempre stata vicina, e in questi mesi ha sempre detto di voler rimanere con noi. Ve l’ho detto, abbiamo chiuso tutto in trenta minuti».
    C’è anche la clausola di rescissione nel contratto?
    «Di questi particolari dovete parlare con Corvino».
    Ha parlato anche con Gilardino?
    «Sì, ho parlato anche con lui ma non abbiamo affrontato la questione del contratto. Abbiamo alcune priorità da risolvere da qui a Natale e fra queste c’è anche lui. Adesso, però, deve pensare unicamente a tornare in campo, al resto penseremo dopo».
    A proposito di Montolivo, dopo il no definitivo del giocatore lei non ha detto niente. Vuole farlo adesso?
    «No, lo farò al momento giusto. Ora pensiamo al Cesena».
    Lei l’ha definita una sfida fondamentale.
    «Ed è così. Dobbiamo dimenticare in fretta la sconfitta con la Lazio e portare a casa una bella prestazione e tre punti. Questo per noi è un mese decisivo per capire quali sono le ambizioni della squadra. I giocatori sanno come la pensa la società. Non dobbiamo deludere i tifosi».
    Sarà un mese decisivo anche per Mihajlovic?
    «Siamo tutti sotto esame, ma il tecnico non è in discussione». 
    Anche Vargas è sotto esame?
    «E’ un grande giocatore, in questo momento non è al cento per cento però lo recupereremo. Per quel che riguarda il resto lui sa che ci sono delle regole e sa come la pensa questa società. Dipende tutto da lui».
    Che effetto le fa ritrovare Mutu?
    «Io a Cesena non ci sarò, però mi ha fatto piacere leggere le cose che ha detto. Adrian ha fatto una parte della storia di questa società, ci ha dato tante gioie e noi lo ricorderemo sempre con affetto».
    In questi giorni ha parlato con il sindaco Renzi? Che ne pensa dell’offerta di costruire lo stadio nell’area Mercafir?
    «Mi sembra un progetto interessante. Nelle prossime settimane ci confronteremo con la giunta, ma anche con l’opposizione. Il nuovo stadio dobbiamo costruirlo tutti insieme. E’ un progetto per la città e noi vogliamo che sia condiviso da tutte le forze politiche. A me non interessa destra o sinistra, interessa solo Firenze».
    Che effetto fa vedere Osvaldo in nazionale?
    «Bello, vuol dire che in questi anni qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Penso a Pazzini, Balzaretti, Maggio e tanti altri. Sono sicuro che nei prossimi anni anche i nostri giocatori troveranno spazio in Nazionale».


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