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  • Stadio Roma, addio Tor di Valle: accordo tra Friedkin e Caltagirone

    Stadio Roma, addio Tor di Valle: accordo tra Friedkin e Caltagirone

    Lo scoop ha del clamoroso. Dopo anni di attesa e di silenziosa opposizione a Tor di Valle, secondo Affari Italiani Caltagirone si sarebbe preso la rivincita su Ignazio Marino e la “stra-rivincita” su Virginia Raggi, suggellando l'accordo che dovrebbe far partire le ruspe addirittura entro fine anno con una clamorosa apparizione in tribuna autorità in occasione del derby di domenica scorsa Roma-Lazio. Avvolto in un cappotto nero e al fianco dell'inseparabile compagna Malvina, domenica il nemico pubblico numero 1 di Virginia Raggi e del Movimento 5 Stelle, sarebbe comparso all'improvviso è comparso in tribuna. 

    TOR VERGATA - E i rumors sono esplosi. Mai avvezzo a presenze casuali, Caltagirone avrebbe chiuso l'accordo con la nuova proprietà di Friedkin, fornendo la disponibilità chiavi in mano alla realizzazione in tempi strettissimi del nuovo stadio secondo o schema avviato nel 2011 tra l'allora sindaco Gianni Alemanno e il predecessore di James Pallotta, Di Benedetto. Grazie alla convenzione assegnata con gara europea nel 1987, i terreni dell'Università di Tor Vergata sono nella piena disponibilità del consorzio di imprese della Vianini Lavori e di altre 9 imprese e per realizzare lo stadio non c'è alcuna necessità di dover seguire l'iter della Legge sugli Stadi, la dichiarazione di pubblica utilità del Comune di Roma e il tremendo iter urbanistico della conferenza dei Servizi e della variante al Piano Regolatore. Nulla di nulla, terreno disponibile, collegamenti stradali pronti e trasporto pubblico garantito dalla Metro C e da un possibile prolungamento della Metro A da Anagnina, progetto tra l'altro che risale al Giubileo del 2000 e mai realizzato per la ristrettezza dei tempi. 
     

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