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  • Stankovic:| 'Inter, dimostriamo chi siamo'

    Stankovic:| 'Inter, dimostriamo chi siamo'

    • L.T.

    "Magari... ". Dejan Stankovic usa un'espressione cara a Carletto Mazzone (allora allenatore dell'Ascoli: "Vincere a Torino contro la Juventus? Magara... ") quando Antonio Bartolomucci, in diretta a "Studio Sport" sui canali Mediaset, gli ripropone il pronostico di Samuel Eto'o ("Drago, segni tre gol e vinciamo la coppa"). Sorride, Stankovic, dalla terrazza dell'hotel che ospita il ritiro nerazzurro. "Magari, magari - ripete -. Ringrazio Samuel per la fiducia, ma chi segna segna, non ha importanza, l'importante è portare a Milano la coppa".

    Giornata di sole (ovviamente) e di doppio allenamento. Il gruppo è tornato folto, unito lo è sempre stato, ma a volte i numeri - nel calcio come nella vita - danno forza. "È davvero bello - sottolinea Stankovic - ritrovare il gruppo compatto, allegro, deciso; sono questi i particolari che fanno fare il salto di qualità a una squadra. Credo che tutti saremo pronti per la semifinale, anche i compagni ex infortunati stanno facendo tutto il lavoro, gli allenamenti simulano situazioni di gara, poi sarà l'allenatore a decidere chi partirà dall'inizio. L'importante, ripeto, ed essere tutti lì, in campo".

    Gli avversari della semifinale, i sudcoreani del SIFC, sono entrati nella manifestazione vincendo 4-1 contro Al Wahda Sports Club e professano ottimismo. Dicono: non è scontato che vinca l'Inter. Stankovic annusa l'aria, respira, fissa la telecamera. Dice: "È bello e giusto il loro ottimismo, anche loro hanno fatto un lungo viaggio per arrivare sino a qui, hanno vinto la prima gara, è normale il loro comportamento verbale. Sta a noi, una volta dentro la semifinale, dimostrare chi siamo e dove vogliamo arrivare".

    'Tutti per uno e uno per tutti', fa Bartolomucci sottolineando una solidarietà generale nei confronti di Rafael Benitez, che ha attraversato i fiumi della critica per arrivare sino ad Abu Dhabi. E Stankovic risponde: "Perché no? Dobbiamo essere tutti per uno e uno per tutti per Benitez, per noi stessi, per il presidente, per i nostri grandi tifosi". Tradotto: dobbiamo essere Inter. Con orgoglio, sempre.

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