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  • Stekelenburg-Lobont:| A voi

    Stekelenburg-Lobont:| A voi

    «Non ci sono gerarchie» . Neanche per i portieri? «No, neanche per i portieri» .

    Zeman è stato chiaro. E in un colpo ha riavvolto il nastro di almeno undici anni, quando nel 2001 Maarten Stekelenburg e Bogdan Lobont si giocavano il posto di portiere titolare nell’Ajax. Uno scenario che potrebbe presto riproporsi anche nella Roma. Oggi, nel primo test stagionale, tra i pali ci sarà il romeno. Sempre oggi però, arriva in ritiro l’olandese[...]

    TATTICA - E i problemi, nella stagione post Luis Enrique, per il numero uno olandese potrebbero essere più o meno gli stessi. Perché le linee difensive dell’asturiano e del boemo, entrambe a quattro, hanno quasi le stesse caratteristiche: giocano alte, lasciando spesso il portiere in balìa del contropiede degli avversari. Il rischio, allora, è quello di rivedere scene di cui i tifosi hanno fatto indigestione l’anno scorso, con cartellini rossi per falli da ultimo uomo, rigori concessi e Stekelenburg che spesso e volentieri non era in grado di rispettare la direttiva di gocare quasi al limite dell’area, pronto proprio per emergenze del genere. Con Luis Enrique, la scarsa attitudine di giocare “alto”, seguendo i movimenti della squadra, è costata a Stekelenburg 40 gol in 29 partite, che poi sarebbero 27 visto che a Milano con l’Inter e nel derby di ritorno il portiere ha lasciato il campo dopo pochissimi minuti, una volta per il calcio sulla tempia rifilatogli da Lucio e l’altra per il fallo da rigore commesso su Klose.

    RILANCIO - Tutto ciò potrebbe rilanciare Bgdan Lobont, che invece ha dimostrato già con Luis Enrique di possedere le caratteristiche giuste per partecipare a un certo tipo di gioco. L’esempio migliore, perché accompagnata dalla super prestazione sfoderata anche ta i pali, è la partita che la Roma ha vinto per 1-0 (gol di Borini) lo scorso anno a Palermo. In quell’occasione Lobont fu lodato da Luis Enrique. Il romeno gode poi della fiducia, della stima e del rispetto di tutti i compagni. E’ uscito - non dai pali stavolta - dalla polemica che lo voleva tra i colpevoli dell’allontanamento di Tancredi dallo staff dei preparatori, andato in scena qualche settimana fa: «Io non c’entro, non ho mai avuto problemi con nessuno e con Tancredi ho lavorato benissimo» . In questi giorni di ritiro si sta impegnado da ottimo professionista, come sempre. E sta sostenendo, perché con Zeman è così anche per i portieri, le fatiche delle corse al ritmo di chi di mestiere gioca in campo e non tra i pali. [...]

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