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  • Stoner, addio Moto Gp. La sindrome Guardiola colpisce ancora...
Stoner, addio Moto Gp. La sindrome Guardiola colpisce ancora...

Stoner, addio Moto Gp. La sindrome Guardiola colpisce ancora...

 

Lo stress, la fatica fisica, la pressione mediatica. Sono sempre di più gli sportivi ad altissimi livello che dicono basta. Nelle ultime settimane abbiamo registrato le parole di Guardiola e Luis Enrique. Allenatori che hanno staccato la spina per ricaricare le batterie, dopo le dure battaglie sul campo.
 
Non solo calcio, però. Oggi è Casey Stoner, due volte iridato in Moto Gp e campione del mondo in carica, a fermarsi. Lo aveva già fatto in passato, per un misterioso esaurimento psico-fisico. Poi era tornato, forte come prima. Stavolta il pilota australiano ha deciso addirittura di ritirarsi.
 
"Casey ha appena annunciato che il 2012 sarà il suo ultimo anno nel Motomondiale. Speriamo sia un anno fantastico". Così scrive l'Honda sulla pagina ufficiale nel social network Twitter. Una decisione in controtendenza con i risultati, dato che Stoner è in testa all'attuale campionato del motomondiale.
 
Una scelta coraggiosa, a soli 26 anni. "Mi ritirerò alla fine della stagione, questa non è la Motogp di cui sono innamorato", ha dichiarato lo stesso campione in conferenza stampa a Le Mans. Chissà cosa ne pensa Valentino Rossi, ben più vecchio di lui e ancora in pista. O Giacomo Agostini, che ha corso e vinto per 14 anni, dal 1963 al 1977. Ma Casey non deve rendere conto a nessuno. Se non vuole più correre, è giusto che non lo faccia. Anche se gli appassionati delle due ruote perdono prima del tempo uno dei più forti in circolazione. Pazienza, lo ricorderemo comunque in sella alla sua moto. Che sia Ducati o Honda, ormai importa poco.

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