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  • Stop extracomunitari:| Favini: 'Rimedio parziale'

    Stop extracomunitari:| Favini: 'Rimedio parziale'

    • Luca Cellini

    La rivoluzione del calcio italiano, con la normativa che taglia gli acquisti di giocatori extracomunitari, ha cambiato i piani di mercato di varie società. 'E' un rimedio parziale ad una situazione più ampia e complessa - ha spiegato a Radio Toscana Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta -. Quando si prendono certe decisioni in momenti delicati, sono spesso irrazionali, e poco c'entrano con il mezzo disastro del calcio italiano al Mondiale. Il guaio nasce invece dai settori giovanili, dalla competenza nelle nuove leve che non c'è più nel nostro calcio. Ma questo discorso è lungo e va coltivato nel tempo: siamo indietro di 25 anni rispetto a Francia e Svizzera. Ricordo che ai tempi del Como incontravamo società come il Lugano e vincevamo con cinque gol di scarto, mentre oggi le squadre di altri Paesi, che hanno seguito criteri molto attenti, ci battono'.


    'Il risultato ha condizionato società importanti come Milan, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina, che hanno investito nel settore giovanile recentemente, ma senza maestri adeguati - ha aggiunto Favini - L'addestramento tecnico non c'è, ed occorrerebbero istruttori che sono assenti nel nostro calcio. Accorciare i tempi è difficile: occorre avere pazienza, come in Francia, con centri di formazione per giovani che studiavano e si allenavano. Prandelli c.t.? Ne ho un piacere immenso. L'ho sentito un mese fa, sono sicuro che farà bene: è una persona competente, corretta, onesta, solare, avrà da lavorare ma sono convinto che raggiungerà traguardi che sogna. Per me è diventato selezionatore presto, ma a me ha detto che era arrivato il momento giusto'.


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