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  • Stoppa e Costa, i due millennial del Novara che vogliono Milan e Juve

    Stoppa e Costa, i due millennial del Novara che vogliono Milan e Juve

    • Emanuele Tramacere
    La missione del Novara Primavera e delle altre formazioni del settore giovanile del club piemontese non è certamente vincere trofei (quasi impossibile competere con le corazzate delle big della Serie A), bensì quella di formare talenti già pronti e da inserire all’interno dell’organico della prima squadra. Per questo suona come una grande promozione l’esordio in Serie B di Matteo Stoppa, attaccante classe ’00 che presto potrebbe essere raggiunto anche da Lorenzo Costa anche lui un 2000 ma difensore, autentici gioielli del settore giovanile novarese

    STOPPA UN PREDESTINATO – La crescita di Matteo Stoppa è di quelle esponenziali, da talento vero in grado di fare la differenza in ogni categoria del settore giovanile anche giocando sotto età. Arriva a Novara piccolissimo a 10 anni dopo aver iniziato a 4 nella squadra del suo paese. Gioca da attaccante perché vede la porta come pochi altri. Brucia record su record di marcature, segna 35 reti con la formazione under 15, 10 da sottoetà al primo anno in Under 17, 22 in 26 gare in questa stagione dove oltre all’esordio in Serie B contro il Carpi ha all’attivo anche 8 chiamate in Primavera. Trequartista o seconda punta destro di piede, calcia punizioni ed è imprendibile nei primi passi. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo ma per fisicità e ruolo si ispira anche a Lorenzo Insigne. È già nel giro delle Nazionali di categoria (di recente ha segnato un tripletta con la Nazionale di Lega B e le sue prestazioni hanno richiamato l’interesse della Juventus che da due anni sta provando a portarlo a Torino, ricevendo peró sempre la stessa risposta: “ha già un contratto da professionista, non si tocca”.

    COSTA CHE CRESCITA – Torino avrebbe potuto essere la casa anche di Lorenzo Costa (foto facebook), compagno di Stoppa negli Allievi Under 17 e anche lui convocato, ma senza esordire in stagione, da mister Boscaglia. Originario di Marnate a nord di Milano, ha mosso i suoi primi passi nel Legnano Calcio (prima del fallimento) e poi nella Roncalli prima di essere prelevato dal Como e tre anni fa dal Novara. Difensore centrale mancino di piede puó adattarsi anche da terzino sinistro. Non altissimo compensa la statura con una fisicità importante. Arcigno, raramente sbaglia i tempi dell’intervento e le giocate in impostazione dalle retrovie. Il Torino è stato ad un passo dal prelevarlo la scorsa estate, ma l’affare saltó perché le società non trovarono l’accordo ora, oltre al Crotone, è il Milan il club che lo sta corteggiando per sfruttare la voglia del ragazzo di riavvicinarsi a casa e ai colori per cui fa il tifo.

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