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  • Su Instagram è nato un nuovo Vieri

    Su Instagram è nato un nuovo Vieri

    • Luca Borioni
    Bobo Vieri è diventato il personaggio dell’estate. Quando giocava – centravanti straordinario per l’abbinamento tra forza e tecnica - era chiuso in se stesso e in lotta con tutti, ma “più uomo di tanti di voi”, come disse in conferenza una volta ai soliti giornalisti. Quando smise di fare il calciatore si lasciò andare, perdendo all’improvviso la forma fisica ma non l’apparente scontrosità verso il mondo esterno, dedicando il suo lato autentico totalmente agli amici e ai piaceri della vita. Oggi è rinato. È in forma straordinaria e non è più ombroso, ha scoperto un’improvvisa verve comunicativa. Su Instagram non fa altro che mostrare scorci delle sue giornate, fatte di battute ironiche, sole, mare e della sua attuale bellissima compagna Jazzma.

    È la sua “vita da bomber”, raccontata anche in un libro autobiografico. Già perché questo modo di essere, gli agi, le donne in serie, l’atteggiamento guascone, ora reso 2.0 dalla rete social, è stato già catalogato, è diventato un riferimento se non, per molti, un modello. Ha aperto a sua volta un mondo. Vieri se la spassa e annuncia che la forma fisica è al top, tanto che sarebbe pronto a tornare in campo. Fa riferimento al campionato cinese, sorride annunciando dure sedute di allenamento. E quella che sembra una boutade diventa pian piano una notizia di mercato, a 43 anni potrebbe davvero tornare a giocare per il Jangsu Suning, nel campionato cinese.

    Intanto spopola su Instagram. Il suo mondo felice ora è in mostra, su un palcoscenico condiviso (anche da chi non gode dei suoi stessi privilegi). Ambientazione esotica: l’immancabile Formentera, terra di un popolo che fa sapere di essere lì tirandosi poi a lucido sui social. Personaggi collegati: tale Gianluca Vacchi, imprenditore bolognese di nascita e milanese nello spirito, amico dei calciatori, tatuato, palestrato, anche lui con i capelli grigi se non bianchi ma avvezzo ai social, circondato da splendide e più giovani ragazze, ostentatore di imbarcazioni, abitazioni a auto da vip, protagonista di balletti sensuali dalla solita barca. Nonché autore di un libro programmatico: Enjoy. Altri calciatori nella rete: Marco Borriello, re del gossip, e colleghi meno vip, come l’ex leccese Ernesto Chevanton o l’attaccante trapanese Adriano Montalto.

    Si scambiano buffi messaggi multimediali. Vieri ha lanciato il Tg Formentera per annunciare gli sviluppi della sua estate godereccia ma anche dedicata ai progressi atletici. Gli altri hanno raccolto la sfida (in palio bottiglie di Dom Perignon, lo status symbol di chi arriva lassù) sempre in versione social, dando il via una catena che ha fatto entrare in scena perfino Zidane (di corsa a Central Park) e soprattutto Gianluca Vialli, l’unico dotato di intento realmente e sottilmente ironico. Ha definito il suo il “Tg Gennargentu”, ha mostrato una attempata compagna di danze tutt’altro che sexy, si è prodotto in esercizi fisici truffaldini, insomma ha preso amichevolmente in giro Bobone, che puntualmente ha risposto, puntando tutto sul petto villoso dello stesso Vialli. Un tabù dei tempi moderni. E puntualmente, prima del video che gira su web, è arrivata la pubblicità del rasoio da depilazione maschile (sic)…

    Un fenomeno mediatico, si direbbe. Lo è. Qui i protagonisti non hanno filtri, gestiscono direttamente il media. La Gazzetta non si dà pace e insegue i tweet, scimmiotta il gergo giovanilista dei giocatori, si accoda al “bomberismo”. Una filosofia di vita. Due considerazioni: la prima è positiva, per la svolta comunicativa che ne è nata, per la simpatia di Vieri che conoscevamo e che finalmente risulta liberata, per lo spirito goliardico che entro certi limiti corre in rete. La seconda lo è un po’ meno, perché non si può ribattere all’inevitabile replica di chi sottolinea che, se fosse stata un’atleta donna a mostrarsi, a esibire compagni muscolosi e giornate al mare su spiagge esclusive sarebbe stata tacciata di “ “, scegliete voi il termine. Ma questa è un’altra storia, troppo complessa, per quanto innegabile. Da qui però partono altre situazioni collegate: se il “bomberismo” è un movimento di… pensiero (certificato da una pletora di pagine social nate sulla scia, sempre inseguite dalla solita Gazzetta che su una di queste ha messo persino il proprio bollino di qualità e che in prima pagina ha definito “Wanda Nara, che bomber”), questo genera nei commenti di chi legge prese di posizione tutt’altro che ironiche, ad esempio maschiliste se i post scivolano su Icardi e sulla sua compagna, la già citata Wanda Nara, colpevole appunto di comportarsi da “bomber”, con la sua bellezza abbinata al ruolo da procuratrice dell’attaccante che si muove in un mondo maschilista. La goliardia spinta, la volgarità (Figa Time è una rubrica di uno di questi siti), l’ignoranza come concetto da abbinare al termine calciatore. Tutto questo riporta a un mondo che tutti noi appassionati abbiamo vissuto passando dai bar agli stadi… Ma da qui a farne una filosofia ce ne passa. Viva Vieri, quindi, che fa pernacchie agli invidiosi e si gode la vita. Viva anche Vacchi e il suo Enjoy, massì. La crisi non è per tutti. Viva Vialli che fa sfoggio della sua ironica arguzia. Viva Instagram che ci apre un mondo. Tutto il resto ce lo possiamo risparmiare. 

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