L'idea di Sundas: 'Le aziende diventino proprietarie dei calciatori'
La proposta di Sundas è rivolta soprattutto agli oltre 5.000 giocatori tesserati nei 220 club attualmente iscritti ai campionati di Serie C e Serie D in Italia: "La mia idea - spiega il manager - è quella di dare la possibilità ad alcune aziende di diventare proprietari del cartellino dei calciatori. Lo schema da adottare a questa proposta è il seguente: il 20% del cartellino resterebbe di proprietà del club in cui gioca l’atleta mentre il rimanente 80% passerebbe nelle mani delle società private, che però nn potranno avere di quattro calciatori per club. Questa modalità di divisione delle spese provocherebbe una immediata diminuzione dei costi per i club (che saranno obbligati a corrispondere solo in 20% dello stipendio) ed allo stesso tempo accrescerà il brand dell’azienda grazie ad una costante visibilità del logo grazie al giocatore. Il calciatore infatti sponsorizzerà i prodotti delle aziende detentrici del cartellino sui propri social: Instagram, Facebook, Twitter e Linkedin compresi i mass media, oltre al fatto che lo sportivo indosserà sempre i loghi delle aziende. Nella compravendita e nel prestito del cartellino, le aziende parteciperanno in quota parte alle operazioni ricevendo sempre un ritorno economico. Allo stesso tempo, il club, sarà obbligato a promuovere la scheda tecnica del calciatore invitando gli osservatori degli altri club a visionare il proprio tesserato a tutte le partite e a determinati allenamenti. Tutto ciò farà si che finalmente, ogni giocatore sarà visionato e avrà la sua opportunità di crescere".
In attesa di ricevere risposta da Fifa e Federcalcio, Sundas si dice convinto della bontà della propria idea: "Grazie a questa proposta di riforma, i club non saranno più caricati di un pesante esborso economico per pagare gli stipendi dei calciatori, e le aziende ne avranno un beneficio in termini di nuova pubblicità. Insomma una proposta rivoluzionaria che sarà senz’altro di grande aiuto, a chi in questo periodo di stop forzato è in difficoltà. Vedremo come la FIFA, FIGC e l’AIC recepiranno questa proposta".