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    Superlega europea da oltre 6 miliardi

    Un campionato calcistico continentale giocato dai Top Club, secondo la stima di StageUp, si posizionerebbe al secondo posto fra i tornei sportivi più ricchi al mondo dietro la sola National Football League statunitense. Il Torneo fatturerebbe 6 volte tanto l’attuale Champions League. La stima emerge dalla diciassettesima puntata della video-rubrica “L’Opinione…in 3 minuti” pubblicata oggi su stageup.com.

    Una Superlega calcistica europea, espressione dei principali mercati continentali, potrebbe fatturare 6,3 miliardi di euro posizionandosi al secondo posto fra i campionati sportivi più ricchi al mondo dopo la sola NFL che attualmente incassa 7,4 miliardi. La stima di StageUp emerge dalla diciassettesima puntata della video-rubrica “L’Opinione…in 3 minuti” pubblicata oggi su stageup.com.

    Il nuovo campionato si posizionerebbe davanti alla Major League Baseball statunitense che fattura 5,9 miliardi e al campionato di basket NBA a quota 3,4 miliardi. 

    La Superlega incasserebbe, ad esempio, 6 volte tanto l’attuale Champions League e quadruplicherebbe i ricavi medi per singolo club della Serie A, oggi pari a 78 milioni di euro contro i 231 milioni di una squadra NFL e i 113 milioni di una franchigia NBA.

    Per quanto riguarda i ricavi per singola gara giocata, secondo la stessa analisi di StageUp, una squadra NFL oggi incassa, in media, da diritti tv, commerciale e biglietteria sette volte di più di un club di Serie A: 14,4 milioni contro poco più di 2 milioni di euro. Una franchigia NBA, considerato l’elevato numero di partite giocate in stagione, incassa “appena” 1,4 milioni per gara. 

    “L’analisi sul potenziale di una eventuale Superlega – spiega Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – dimostra come l’appeal globale del calcio possa generare straordinari ricavi. Va solo definito un modello di business vincente. Quello della NFL, ad esempio, è particolarmente accentrato sugli aspetti commerciali e di finanziamento per la costruzione degli stadi nonchè sull’equità competitiva garantita, in larga parte, dall’applicazione di un tetto salariale rigido. Una eventuale Superlega, calata sulle problematiche europee di uniformità fiscale e giuslavoristica, non potrà fare a meno di confrontarsi su questi aspetti”.

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