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  • Milan su Susic: dal rifiuto dell'Inter allo scherzo della Dinamo, ecco la sua storia
Milan su Susic: dal rifiuto dell'Inter allo scherzo della Dinamo, ecco la sua storia

Milan su Susic: dal rifiuto dell'Inter allo scherzo della Dinamo, ecco la sua storia

  • Aleksandar Miljkovic
L'obiettivo di mercato del Milan si chiama Tino-Sven Susic. Il talento bosniaco in forza allo Hajduk Spalato dal 2012 è già la terza volta che viene accostato all'Italia e dalle sue parti si usa l'espressione"la terza volta è quella fortunata". Dopo il Verona e l'Inter adesso tocca al Milan.

Il suo è un nome particolare dalle parti dell'ex Jugoslavia, mentre il cognome è tutta un'altra storia. La famiglia Susic è una delle più prestigiose nel mondo del calcio jugoslavo. Suo padre Sead è stata una leggenda della Stella Rossa di Belgrado degli anni Settanta, mentre lo zio di Sven è Safet Susic, che a Parigi ha fatto una carriera più prestigiosa rispetto al suo fratello. Nel 2010 fu nominato dal France Football il miglior giocatore straniero di tutti i tempi del PSG e della Ligue 1. Nel DNA non ci poteva essere altro che il calcio: Sven, oltre che al padre e allo zio, si ispira a Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Robin Van Persie.

Susic nasce a Sarajevo nel 1992, ma presto emigra in Belgio dove muove i primi passi da calciatore, sempre con il padre nell'ombra da insegnante. Si fa notare nel Genk e nello Standard Liegi, tanto che la Federcalcio belga si accorge del suo talento e lo convoca per le selezioni  under18 e 19. In Belgio però non riesce a sfondare, il trasferimento a Spalato nell'Hajduk gli cambia la vita calcistica. Riesce subito a conquistarsi il posto dietro le punte e grazie alle ottime prestazioni sul campo arriva la chiamata in nazionale delle sue origini, la Bosnia, allenata dallo zio, nella quale, nonostante le malelingue, dimostra di saper stare.

Per Susic junior l'Italia è la terra promessa. Doveva essere l'erede di Jorginho a Verona ma il passaggio salta a causa della valutazione troppo elevata dai croati. Persa un'occasione, Susic ne crea un'altra: nel maggio 2014 vince il premio di miglior giocatore del calcio croato, nel gennaio 2015 alla sua porta si presenta l'Inter di Mancini. Al giocatore e al suo entourage i dirigenti dell'Hajduk raccontano che è già tutto fatto, che è solamente questione di tempo per il suo trasferimento a Milano. Ma l'Inter non chiude la trattativa e a Susic preferisce Brozovic. Un brutto colpo per un ragazzino che sognava di arrivare nel grande calcio. I sei mesi successivi diventano un incubo sia per lui che per l'Hajduk.

Non bastavano le prestazioni deludenti, a rendergli la vita difficile ci hanno pensato i rivali storici della Dinamo Zagabria. Il giorno degli scherzi, il primo aprile, sul sito ufficiale della Dinamo è apparsa la notizia dell'interessamento per il centrocampista bosniaco. Addirittura i tifosi avevano l'opportunità di dare un prezzo a Susic, tramite un'applicazione con il giocatore protagonista, davanti alla porta, pronto a calciare. Il gioco consisteva nel far segnare a Susic un gol: ogni rete segnata valeva un euro. Lo scherzo si materializzava al primo errore, con il messaggio "Non segni perché Mamic (presidente della Dinamo ndr) ha comprato il gioco".

Oggi è in programma un incontro tra il Milan il suo agente Il prezzo del trequartista bosniaco, in grado di giocare anche da centrocampista, si aggira sui 6 milioni di euro, ma l'Hajduk ha necessità di fare cassa e può accontentarsi anche di una cifra inferiore.

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