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  • Suso come Niang: il Genoa aiuta il Milan

    Suso come Niang: il Genoa aiuta il Milan

    • Federico Albrizio
    Il Genoa si conferma una vera e propria cura per i giocatori del Milan in difficoltà: questa volta è il turno di Suso. Lo spagnolo ha trovato nelle battute iniziali del match contro il Palermo non solo la sua prima rete in rossoblu, ma la prima in assoluto in Italia: mai nel suo primo anno in rossonero aveva trovato la via del gol né tantomeno la continuità di impiego e rendimento che gli sta garantendo Gasperini in queste prime uscite. Tre presenze su tre, seconda da titolare e a parte il calo contro l'Atalanta prestazioni importanti, come quella all'esordio nel derby con la Sampdoria e quella offerta oggi contro il Palermo al di là del gol del momentaneo 1-0. Il Milan gongola e già spera che Suso possa ripercorrere le orme di altri predecessori che a Genoa hanno ritrovato il sorriso dopo le difficoltà in rossonero.

    DA BORRIELLO A NIANG, TRADIZIONE GOL - Il caso più recente è quello di Mbaye Niang, che dopo un primo anno incoraggiante a livello di prestazioni con Allegri (non di score vista l'unica rete in Coppa Italia contro la Reggina) aveva cominciato un lento declino che neanche il prestito al Montpellier aveva arrestato. Poi nel gennaio 2015 la svolta, il prestito a Genoa e la rinascita: 5 gol e 3 assist in 14 presenze con i rossoblu, ha stregato Mihajlovic che lo seguiva dalla Genova sponda blucerchiata e conquistato un ruolo centrale nel suo Milan. Niang al Genoa aveva preso il posto di un altro rossonero anch'esso migliorato lontano da Milano: Alessandro Matri, che dal ritorno al Diavolo dopo la Juventus non ha mai brillato se non in prestito. Emblematica proprio la prima metà di stagione del 2014/15: 7 gol e 6 assist in 16 presenze che hanno convinto i bianconeri a riprenderlo per il girone di ritorno, un cambio utile nella rincorsa al Triplete sfumato solo in Finale di Champions League contro il Barcellona. Il primo in assoluto di questa tradizione è stato un altro bomber, Marco Borriello, che in prestito al Genoa ha vissuto la miglior annata della sua carriera: 19 reti in 35 partite di Serie A, mai tanto prolifico neanche nelle tre stagioni seguenti al Milan e alla Roma. L'unico neo di questa storia di intrecci di mercato è stato Alberto Paloschi, in comproprietà tra Milan e Genoa da gennaio a giugno 2011: solo 12 presenze e 2 gol, la sua rinascita è passata invece da Verona sponda Chievo, ma non è stato abbastanza per convincere i rossoneri a puntare nuovamente su di lui.

    FUTURO DA SCRIVERE - Suso spera dunque di ripercorrere più le orme di Niang e Borriello che quelle di Paloschi e soprattutto vuole riuscire a tornare da protagonista al Milan. Il suo futuro è tutto da scrivere: lo spagnolo ex Liverpool è arrivato con la formula del prestito fino al 30 giugno, con l'opzione per rinnovare il prestito fino al 2017. A questo va aggiunto il diritto di riscatto inserito dai rossoblu, ma il Milan non vuole correre il rischio di perdere un Suso rilanciato dall'esperienza in Liguria e per questo si è assicurato anche il diritto di controriscatto. Per il mercato c'è comunque tempo, il futuro di Suso passa tutto dal campo e il gol realizzato oggi deve essere solo il primo passo su un percorso di crescita ancora lungo e tutt'altro che semplice.

    Twitter: @Albri_Fede90

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