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  • Tabù da sfatare, critiche da scacciare: Milan-Inter è Bacca vs Icardi

    Tabù da sfatare, critiche da scacciare: Milan-Inter è Bacca vs Icardi

    Stesso numero di presenze, cifre simili a livello di conclusioni scoccate verso la porta avversaria e più o meno lo stesso numero di palloni toccati nel corso della partita in relazione alle reti realizzate, che ne fanno i migliori attaccanti del campionato. Carlos Bacca si è fermato a quota 6, a causa della minicrisi dell'ultimo mese che non lo ha visto andare a bersaglio per 5 gare di fila, Icardi viaggia già in doppia cifra, contendendo la leadership della classifica cannonieri a Dzeko. I percorsi dei bomber di Milan e Inter presenta molte più analogie di quanto non dicano i freddi numeri.

    DOLORI NAZIONALI - Entrambi nati per fare gol e per questo criticati quando di rifornimenti non ne arrivano a sufficienza e ad essere giudicata è la loro scarsa propensione a collaborare col resto della squadra. Entrambi poco protagonisti o in alcun modo protagonisti con le rispettive nazionali, El Peluca che ha collezionato solo 15 minuti in due partite come conseguenza del suo momento di appannamento in rossonero, l'argentino escluso addirittura dalle convocazioni nonostante la sua costanza a livello realizzato e il momento attraversato dai suoi concorrenti nella Seleccion non sia dei migliori.

    TABU' DA SFATARE - Infine un derby, il prossimo, che per tutti e due avrà anche un valore simbolico e per invertire trend negativi che rischiano di diventare veri e propri tabù. Icardi non ha ancora trovato la via del gol in un derby, anzi le sue prove sono state spesso opache e macchiate da errori determinanti, come il rigore calciato sul palo nell'ultimo precedente, con la vittoria per 3-0 della banda Mihajlovic grazie anche ad un gol di Bacca. Il colombiano, invece, non è mai andato a bersaglio di ritorno dagli impegni con la sua nazionale e un'altra prova sottotono ne metterebbe in dubbio la titolarità per il futuro, con un occhio anche al mercato, con un addio già molto vicino a materializzarsi la scorsa estate. Un po' come Icardi, che dopo i mal di pancia agostani e le tentazioni chiamate Juve e Napoli, ha trovato l'accordo per rinnovare il suo contratto e diventare il simbolo dell'Inter del presente e del futuro prossimo. Lasciatosi alle spalle le polemiche successive alla pubblicazione della sua autobiografia, è giunto il momento di entrare da protagonista nella storia di Milan-Inter. Col solo modo che conosce, segnando.

     

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