Calciomercato.com

  • Tacconi e il retroscena hot sulla Coppa Intercontinentale '85. La 'foca monaca' Nappi che fece impazzire Firenze

    Tacconi e il retroscena hot sulla Coppa Intercontinentale '85. La 'foca monaca' Nappi che fece impazzire Firenze

    CAMPIO -NATI IL13 MAGGIO   

    Auguri di buon compleanno a: 

    STEFANO TACCONI, 1957, detto “Capitan Fracassa”, ex portiere di Spoleto, Pro Patria, Livorno, Sambenedettese, Avellino, Juventus, Genoa, Arquata e della Nazionale, anche se in azzurro si trovò davanti Walter Zenga, suo antagonista da quando erano insieme nelle giovanili dell'Inter. “Zenga è stato sempre sfigato, perché non ha vinto niente, io ho vinto tutto. E’ lui che si deve incazzare, non certamente io. Anche in Nazionale non ha vinto niente. Io ho avuto la fortuna nel '90 di vincere due coppe e lui a Coverciano si incavolava perché io festeggiavo. Era una vera goduria. Gli ho sempre detto che ero più forte di lui. In Nazionale giocava lui, ma non vincevamo nulla. Lui pure sapeva che ero più forte. Io ero tifoso interista e felice di giocare lì. Poi non hanno capito nulla a mandarmi via...".

    Entrambi imboccarono la via del declino dopo l'introduzione del divieto di prendere la palla con le mani in caso di passaggio indietro.  Appartiene alla categoria dei calciatori fumatori “Se fumavo negli spogliatoi tra primo e secondo tempo? Si, insieme a Platinì., ma lui non le comprava mai e fumava sempre le mie sigarette Trapattoni che diceva? Perchè, contava qualcosa Trapattoni in quella squadra? Aveva i più forti calciatori dell’epoca". Fu l'eroe nella finale della Coppa Intercontinentale a Tokyo contro l'Argentinos Juniors, che finì ai rigori e lui ne parò due. Si era preparato in un modo un po' particolare: "Era un casino. La città stava aspettando da mesi l’evento. Eravamo sempre imbottigliati nel traffico. Trapattoni, poi, era una belva perché avevano messo sia noi che gli argentini nello stesso albergo. La tensione saliva a vista d’occhio. Non c’era altro che allenamento, mangiare e dormire. Io ho resistito fino al quinto giorno. Poi sono scappato e sono andato a cercarmi una geisha. La trovai e posso dire che dopo sono stato parecchio meglio. Nessuno mi ha detto niente. Mancavano due giorni alla partita. Erano tutti stressati. Io no". 

    Con Maifredi non ebbe un buon rapporto: “Maifredi partì malissimo. Dopo la figuraccia in Supercoppa con il Napoli, chiesi alla società di cacciarlo, ma Montezemolo mi rispose: “L’ho portato io”. I risultati alla fine si sono visti. Quando Maifredi parlava di tattica e schemi, andavo a giocare a tennis con Sorrentino, il preparatore dei portieri". La sua classifica dei portieri più forti di tutti i tempi: Zoff, lui, Buffon, Peruzzi e Zenga. Ha tuttavi dichiarato più volte che non avrebbe mai accettato di fare la riserva, neanche a Zoff. Se da giocatore stava al centro della porta, una volta smesso si spostò decisamente a destra, entrando in politica. Nel 1999 si candida alle Europee con An, ma rimane fuori. Nel 2005 annuncia la candidatura a governatore della Lombardia per il Nuovo Msi, quello di Gaetano Saya, baffuto leader spesso in divisa nazi-fascista. Ma non raccoglie le firme necessarie. Mesi dopo Saya viene arrestato e Tacconi sul Giornale prende le distanze: "Ho accettato la candidatura dopo essermi informato un po' in giro, ora sono spaventato. Sono di destra, non fascista". L'anno dopo ci riproverà a Milano, con An, come consigliere in appoggio a Letizia Moratti: solo 57 voti. Non gli è andata meglio all' Isola dei Famosi nel 2003: eliminato già alla seconda puntata. Ha il diploma di cuoco, preso da ragazzino all'Istituto alberghiero: “Se non cucino io, in casa mia non ci pensa nessuno”

    MARCO NAPPI, 1966, ex attaccante di quasi 20 squadre, ossia Urbe Tevere, Cesena, Ravenna, Vis Pesaro, Arezzo, Genoa, Brescia, Fiorentina, Udinese, Spal, Brescia, Atalanta, Ternana, Como, Savona, Carrarese, Cuneo, Sestri Levante. Una carriera cominciata sull'Adriatico e finita sul Tirreno, un percorso balneare normale per uno che fu ribattezzato “foca monaca” dopo il suo show da circo in  Fiorentina - Werder Brema, semifinale di coppa UEFA del 17 aprile 1990. Tra l'altro in quella partita segnò anche il gol che risultò decisivo per la qualificazione viola alla finale, poi persa tra le polemiche, con la Juve, ma per tutti e per sempre sarà ricordato per quei 40 metri percorsi con la palla sulla fronte. “A volte facevo dei numeri da circo con una monetina da cento lire giusto per divertire i compagni, ma in partita certe azioni non si programmano mai se no i mister s'incazzano...Tant'è che io mi sono reso conto del mio numero solo riguardandolo successivamente in televisione". Attaccante velocissimo, al punto che, si diceva, talvolta, nella frenesia della corsa, si scordava il pallone. 

    Ovunque sia andato è stato un beniamino dei tifosi per l'abitudine a dare in campo tutto se stesso: "No, perché ho sempre portato gli stimoli giustiin qualsiasi posto sia andato a giocare. Sai, la maglietta di Nappi ha sempre grondato sudore al novantesimo ed è per questo che non sopporto chi non esulta quando gli capita di segnare ad una sua ex squadra. Voglio dire: per me è solo una moda condita da tanta ipocrisia. Una volta ho fatto gol al Genoa, ma non per questo mi sono privato del mio bel giro di campo con le braccia alzate... E ti sto parlando del Grifone, alias l'amore della mia vita!". Era detto anche Nippo. Ha giocato fino a 41 anni. Poi ha aperto a Genova una scuola calcio con Armando Ferroni e provato la carriera di allenatore. Nel 2014-15 fu chiamato in Calabria dal Montado Uffugo, Serie D, ma è stato  esonerato, richiamato e poi esonerato definitivamente nel febbraio 2015. Due dirigenti della squadra calabrese sono recentemente finiti in manette nel corso dell'operazione “Dirty Soccer”. Era grande amico di Stefano Borgonovo, e per lui il 27 marzo 2009 organizzò al Ferraris di Genova "Uniti contro la SLA", un derby benefico tra Sampdoria e Genoa, il cui ricavato andò devoluto per la ricerca contro la "stronza". "Fu una faticaccia lunga sette mesi organizzare quell'incontro; sai, quando in Italia parli di fare del bene stanno tutti sull'attenti, ma al tirar delle somme... Eppure non mi sono mai demoralizzato: quella era una iniziativa che andava fatta sia per Stefano che per tutti coloro che lottano tuttora contro la 'stronza'". 


    Buon compleanno anche a:

    ALEKSANDR TRIFUNOVIC ,1954, ex centrocampista serbo di Partizan e Ascoli (dal 1983 al 1987)

    FABIO CALCATERRA, 1965, ex difensore di Siena, Lazio, Inter, Cesena, Bari, Spal, Forlì, Catania, Cremapergo. Poi è stato a lungo allenatore delle giovanili dell'Inter, attualmente è responsabile delle attività di base della Sampdoria.

    GIOVANNI TEDESCO, 1972, ex centrocampista di Reggina, Fiorentina, Foggia, Salernitana, Perugia, Genoa, Palermo. Ritiratosi nel 2010, dal 25 febbraio al 10 febbraio 2016 è stato nominalmente allenatore del Palermo in attesa  del patentino, che non arriverà mai, di Schelotto. Poi è stato vice, per quel poco che è durato, di Bosi. In precedenza aveva allenato a Malta nella squadra del figlio di Gaucci, il cui padre era stato suo presidente negli anni in cui giocò a Perugia.

    GABRIEL SILVA, 1991, difensore centrocampista brasiliano del Genoa, già Udinese, Novara e Carpi

    MATIAS EMANUEL LEQUI,  1981, difensore italo-argentino del Sarmiento (Argentina) ex Lazio nel 2004/2005  con 6 partite.

    CARLOS JAVIER MATHEU, 1985, difensore argentino del Banfield (Argentina), ex Cagliari, Atalanta e Siena 

    MANEL MINICUCCI, 1995, ala destra italiana del HRV Dragovoljac (Croazia) in prestito dal Bari

    PIETRO CASCONE, 1985, difensore svincolato (al Taranto fino al 27 gennaio)

    GIUSEPPE PIRRONE, 1986,centrocampista del Pavia

    ALESSANDRO MARCHETTI, 1988, terzino destro della Tuttocuoio

    MICHELE MARCONI 1989, attaccante dell'Alessandria

    ANTONIO VACCA, 1990, centrocampista del Foggia

    MICHELE FERRARA, 1993, difensore del Monopoli

    JONATHAN VIDALLE', 1977, ex attaccante argentino, in Italia, ingaggiato inizialmente dall'Inter, dove non ha mai giocato,  tra 1998 e il 2008, con le maglie di Cremonese, Aquila, Rimini, Avellino, Taranto, Sambenedettese, Viterbese, Gela, Lanciano e persino Centobuchi, frazione di Monteprandone in provincia di Ascoli


    Il 13 maggio 1924 era nato anche CONCETTO LO BELLO, l'arbitro per antonomasia

    Altre Notizie