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  • Tagliafico: 'De Ligt? Difficile trovarne uno così forte. Dybala simile a Messi. Su Zanetti e l'Inter...'

    Tagliafico: 'De Ligt? Difficile trovarne uno così forte. Dybala simile a Messi. Su Zanetti e l'Inter...'

    Nicolas Tagliafico, terzino sinistro dell'Ajax, parla in vista della sfida con la Juventus. Queste le parole rilasciate a gazzetta.it: "Ronaldo è il migliore al mondo, con Messi: una prestazione come quella con l’Atletico possono farla in pochissimi. La Juve è candidata alla vittoria finale, l’affronteremo come il Real, pensando a ciò che ci piace: possesso, cura della palla, godersi la partita e il gioco".

    SULLA JUVE - "È una delle candidate alla vittoria finale. E con Ronaldo di più. Noi giocheremo come sempre, l’idea è quella di affrontare questa partita come quella col Madrid: nessuno avrebbe scommesso due pesos su di noi, e siamo nei quarti. Giochiamo in maniera diversa dall’Atletico: il 2-0 dell’andata ha messo la squadra di Simeone sulla difensiva e con la Juventus è pericoloso".

    SU DE LIGT - "Sorprende per la maturità e la gioventù: è un ragazzino ma sembra uno di 26-27 anni per l’esperienza che ha già accumulato. Ha appena iniziato ma è già il nostro capitano e ha tutta un carriera davanti a se. Che il suo nome sia accostato a tanti grandi club dice tutto. Ha personalità, se deve gridare lo fa, si sente un leader e porta la fascia senza problemi, non è scontato alla sua età. In campo è un tipo che pensa, freddo, forte fisicamente, ma anche veloce e con grande tempismo. È difficile trovare uno tanto forte a quell’età, è una vera ‘joya".

    SU DYBALA - "È un grandissimo giocatore che può dare tanto alla nazionale e alla Juve con quel suo modo di giocare da mancino sulla destra. In Italia è cresciuto tanto. Il fatto che non sia titolare fisso nella Juve da l’idea del livello della squadra: Paulo è fortissimo, la concorrenza bestiale. Se può giocare con Messi? Si, però è anche vero che i due sono molto simili: sono mancini e abituati a rientrare da destra verso il centro, rischiano effettivamente di pestarsi un po’ i piedi. Però con tanto allenamento sono sicuro che possano giocare insieme".


    SU LAUTARO E ICARDI - "Lautaro è un giovane brillante, ha fatto bene nelle amichevoli con la nazionale. Ero in stanza con lui e ho trovato un ragazzo molto concentrato, sa ciò che vuole e la cosa l’aiuterà tantissimo. Non è il tipico 9 da area, ha ottimi movimenti, sa proporsi in diagonale, è forte ma al contempo rapido. Se continua con il rendimento attuale con la testa che ha non vedo limiti alla sua crescita. Icardi? Ho visto tutto quello che è successo ultimamente, ed è un peccato. Non è mai piacevole vedere un compagno che ha problemi col club, spero che le cose migliorino, si sistemino, che passi tutto. E soprattutto spero che inizi a rendere come prima perché è un grande attaccante e la Copa America è vicinissima: abbiamo bisogno di tutti".

    SU HIGUAIN - "Un’altra vittima del ‘risultadismo’ argentino: ha avuto la sfortuna di sbagliare qualche gol e l’hanno etichettato come il peggiore della nazionale, come il colpevole delle sconfitte. Si sono sottolineate le cose negative e non quelle positive, tutto il buono che aveva apportato alla nazionale. Il ‘Pipa’ ha fatto una carriera spettacolare, in grandissimi club: e non è successo per caso. Non ha funzionato in nazionale, come a Messi e tanti altri, non certo per colpa sua. È stato trattato ingiustamente e per me resta uno dei migliori attaccanti argentini degli ultimi anni".

    SU ZANETTI - "Per me è un esempio come giocatore, come professionista e come uomo. Vederlo dirigente dell’Inter da argentino mi suscita grande orgoglio. Ha avuto una carriera eccezionale e la fedeltà ai colori nerazzurri è da ammirare. A sinistra nel mio ruolo io guardavo a Sorin e Lahm, ma il Pupi è stato per me il vero esempio: gli ho copiato persino la pettinatura!".

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